Si è chiusa lunedì la consultazione pubblica di Infratel voluta dalla Commissione europea.
Fibercop, secondo quanto riportato dal Sole 24 Ore, avrebbe dichiarato che coprirà circa 40mila civici sui 96mila individuati da Open Fiber e secondo il Giornale alla fine Fibercop ha deciso di non mettersi di traverso e quindi di fare in qualche modo un favore ad Open Fiber.
Non è chiaro se sono stati dichiarati da Fibercop effettivamente tutti i numeri civici di prossimità che aveva in piano di coprire. Su questo però Infratel, AGCOM e le competenti autorità per la concorrenza sui mercati dovranno fare le opportune verifiche. Con lo stratagemma (sotterfugio?) dei numeri civici di prossimità alla fine a rimetterci saranno sempre gli stessi, vale a dire gli abitanti delle località che resteranno scoperte e le povere imprese che occupano quei civici più sparsi, per i quali la Commissione europea aveva stanziato i fondi del PNRR ma che ora sono esclusi dai piani di copertura perché troppo lontani e costosi.
Resta poi un altro tema scottante, che riguarda il rischio che coperture in origine previste in fibra FTTH vengano sostituite in itinere con coperture più economiche ed a più basse prestazioni wireless (FWA). Il che di fatto potrebbe aprire contenziosi legali, in quanto andrebbe a modificare le risposte ai bandi di gara.