Civici adiacenti, oggi Infratel ha pubblicato sul sito l’avviso per la consultazione sulla mappatura dei civici di prossimità. L’obiettivo è verificare a che punto siamo con lo stato di avanzamento e i piani delle telco nelle aree oggetto del bando Italia a 1 Giga aggiudicato a Open Fiber e Fibercop. Il termine ultimo per gli operatori è fissato al 7 ottobre.
Consultazione in scadenza il 7 ottobre
Nell’avviso pubblicato sul sito Infratel, si legge che:
“In particolare, si vuole conoscere se detti civici sono stati interessati, o lo saranno entro il 30 giugno 2026 (intervallo di piano PNRR Italia 1 a Giga), da investimenti privati idonei a garantire una velocità di connessione in download di almeno 300 Mbit/s nell’ora di picco del traffico.
La mappatura è realizzata tenendo conto delle disposizioni contenute nelle linee guida pubblicate nel mese di marzo 2020 dal Body of European Regulators for Electronic Communications (“BEREC”) sulla mappatura geografica delle installazioni di rete (“BEREC Guidelines to assist NRAs on the consistent application of Geographical surveys of network deployments”), dei criteri contenuti nelle linee guida per la definizione delle reti VHCN – Very High Capacity Network (“BEREC Guidelines on Very High Capacity Networks”) approvate ad ottobre 2020 e dell’allegato 1 degli Orientamenti UE .
Civici sotto i 50 metri non ammissibili, ad Agcom la verifica
La Commissione europea, in sede di esame delle condizioni di ammissibilità al finanziamento dei Civici di prossimità ha definito, che un civico posizionato a distanza inferiore a 50 metri: (i) da una rete aventi le caratteristiche prestazionali richieste dal “Piano Italia 1 Giga” o (ii) da uno dei Civici base collegati o da collegare in base al piano, è da considerarsi coperto e quindi non ammissibile al finanziamento. Al fine di consentire queste valutazioni, sarà effettuata da AGCom una verifica, impiegando la Broadband Map aggiornata con i dati di copertura al 30 giugno 2024 e la lista dei Civici base, al fine di individuare i Civici di prossimità che risultino posizionati a distanza inferiore a 50 metri da una rete aventi le caratteristiche prestazionali richieste dal “Piano Italia 1 a Giga”.
In base a quanto esposto al punto precedente il collegamento di detti civici non è ammissibile al finanziamento mediante il Piano Italia a 1 Giga”.
In sintesi, la Commissione dice agli operatori che se un civico è a 50 metri da uno coperto lo devi considerare coperto, e quindi non può essere oggetto dei finanziamenti del PNRR.
L’avviso
“La mappatura è effettuata in linea con quanto previsto dagli Orientamenti in materia di aiuti di Stato a favore delle reti a banda larga adottati dalla Commissione europea (pubblicati nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea, 2023/C 36/01) ed in conformità con quanto disposto dalla Decisione della Commissione europea “State Aid SA.63170 (2021/N) – RRF – Italy – Plan 1 Gbps”.
Scopo della mappatura è conoscere se i Civici di prossimità, comunicati ad Infratel in data 31 agosto 2024, sinora mai sottoposti agli operatori di mercato, siano oggetto di investimenti già attuati o siano inseriti in piani di sviluppo privati, e ciò al fine di definire lo stato dei civici in linea con la Decisione della Commissione europea “State Aid SA.63170 (2021/N) – RRF – Italy – Plan 1 Gbps”“.
Per i civici di prossimità si chiede agli operatori se c’è l’intenzione di coprirli e nel caso si prende per buona l’intenzione. Una nuova regola, basata sulle dichiarazioni degli operatori.
Italia 1 Giga, corsa contro il tempo
Italia 1 Giga, corsa contro il tempo per risolvere la grana dei civici adiacenti e chiudere i lavori entro i tempi stabiliti a giugno 2026. Questo l’auspicio generale nella complessa vicenda del bando per la copertura delle Aree grigie con i fondi del PNRR, alle prese con la rimappatura dei civici da coprire. Infratel ha inviato il 14 agosto gli atti aggiuntivi, in cui sembrerebbe che tutti i civici andrebbero a consultazione.
Aree grigie oggetto del bando Italia 1 Giga
Il bando Italia 1 Giga è composto da otto lotti andati a Open Fiber e altri sette a Tim (Fibercop). Ma tutto nasce dal database di Infratel, che aveva il 47% di errori dei civici.
Di fatto, lo Stato italiano non dispone di un archivio preciso dei numeri civici esistenti.
Per questo la rete ha dovuto subire diverse correzioni nella progettazione rispetto al piano originario.
La soluzione era stata individuata con i ‘civici adiacenti’ per rispettare i desiderata della Commissione Ue senza sforare i vincoli e la tempistica del PNRR, che prevede la cablatura entro giugno 2026 di un numero prestabilito di civici (erano 7 milioni a inizio bando in base al database di Infratel, pressoché dimezzati a 3,4 milioni, di cui 450mila case sparse dopo la verifica sul campo detta walk in).
Il 14 agosto la lettera aggiuntiva di Infratel
In questo contesto, il 14 agosto (più di 3 mesi dopo l’approvazione della norma dei civici adiacenti nel decreto PNRR, approvato il 30 aprile) è giunta agli aggiudicatari del bando, vale a dire Open Fiber e Fibercop, la lettera con gli atti aggiuntivi di Infratel, che comporta ora la consultazione per i civici adiacenti, che per Open Fiber sono più di 200mila, di cui circa la metà sotto i 50 metri.
Come andrà a finire?