Pa digitale

IT Wallet disponibile da oggi per tutti: tra i primi in Ue. Non serve scannerizzare i documenti: evviva l’interoperabilità dei dati

di |

L’IT Wallet , il portafoglio digitale italiano presente sull'appIO , è disponibile per tutti i cittadini maggiorenni a partire da oggi. Con l’IT Wallet sarà possibile caricare diversi documenti sullo smartphone, a partire dalla patente, la tessera sanitaria e la Carta di disabilità.

Siamo tra i primi nell’Unione europea! Da oggi, terminata la fase sperimentale, l’IT Wallet , il portafoglio digitale italiano presente sull’app IO , è disponibile per tutti i cittadini maggiorenni. L’obiettivo è renderlo operativo per l’intera popolazione entro il 2025, e poi integrarlo (entro il 2026) al portafoglio digitale europeo, Eudi Wallet, per poterlo utilizzare negli altri Paesi dell’Unione Europea.

Prima felice sorpresa. Non occorre scannerizzare i documenti per “caricarli”, basta semplicemente dare il consenso per aggiungere la patente di guida, la carta Europea della disabilità e la Tessera Sanitaria. L’inserimento della tessera sanitaria è stato immediato: l’app IO, dopo il nostro consenso, ha preso i relativi dati dalla banca dati del MEF – Ragioneria Generale dello Stato e in pochi secondo adesso abbiamo nell’IT Wallet la tessera sanitaria con anche il relativo certificato di autenticità. È possibile anche cliccare su “mostra documento” per visualizzare la tessera sanitaria integrale.

Mentre per la patente di guida si fa la richiesta alla Motorizzazione che appena possibile darà l’ok ad averla anche sull’app IO nella sezione ‘Portafoglio’. Sia ben chiaro che non c’è alcun obbligo per il cittadino, anche se ovviamente disporre di tutti i documenti in digitale e in un unico luogo a portata di smartphone sarà certamente una grossa comodità.

I prossimi documenti disponibili

Entreranno progressivamente nell’IT Wallet: passaporto, tessera elettorale, certificati anagrafici, titoli di studio e licenze professionali, abbonamenti ai mezzi di trasporto e palestre, attestati come Isee e disoccupazione, biglietti di aerei o treni, ticket per concerti, musei o stadi. Ma anche: attestazioni per partecipare ai bandi pubblici, documenti giuridici per i regimi di tutela, rappresentanza o delega e servizi di pagamento. Per quest’ultimi si darà la possibilità ai privati di sviluppare i propri portafogli digitali.

Come caricare i documenti su IT Wallet

Per poter usare l’IT Wallet è necessario scaricare l’appIO dal proprio store. I documenti che al momento è possibile caricare sul portafoglio digitale sono tre: la patente, la tessera sanitaria e la carta di disabilità. Dopo aver eseguito l’accesso con i propri dati (nel caso si tratti del primo login sarà necessario utilizzare la carta d’identità elettronica, Cie, oppure lo Spid), si potranno inserire i dati dei documenti nella sezione “portafoglio” cliccando sul pulsante in basso “aggiungi al portafoglio”, e da lì seguire le indicazioni.

Quando è possibile usare i documenti digitali?

I documenti inseriti nel proprio IT Wallet hanno pieno valore legale, ma non è ancora possibile usarli per accedere a servizi online e automatizzati, ma in ogni altro contesto vanno a sostituire quelli fisici (in Italia). Per esempio, si può mostrare la patente digitale in caso di stop a un posto di blocco, o la tessera sanitaria digitale in farmacia per l’acquisto di farmaci.

Il trattamento dei dati inseriti nel portafoglio digitale

I documenti che saranno caricati sul portafoglio digitale saranno rinnovati (e i dati aggiornati) automaticamente. Il cittadino è libero di decidere se utilizzare o meno l’IT Wallet, e può anche scegliere di eliminare i documenti inseriti tramite l’appIO o sito web (https://io.italia.it/). In tal caso, i documenti risultano archiviati nel portafoglio e l’utente può decidere se e quali informazioni condividere con terzi, senza tracciamento e profilazione.

Passaporto e altri certificati

Al momento soltanto tre documenti possono essere caricati sul portafoglio digitale, vale a dire la patente, la tessera sanitaria e la carta di disabilità. Il traguardo del prossimo anno, però, prevede l’aggiunta di altri tre documenti: il passaporto, il certificato di nascita e la tessera elettorale. Il fine ultimo è creare un’identità digitale unica per tutti i cittadini dell’Unione Europea all’interno del portafoglio digitale europeo Eudi (European idigital identity wallet), pronto per i cittadini dal 2026.

«L’Italia è uno dei primi paesi dell’Unione a rendere disponibili documenti digitali tramite un sistema wallet racconta al Corriere il senatore Alessio Butti, sottosegretario di Stato all’Innovazione -. Finora più di 430.000 italiani hanno attivato 1TT Wallet, caricando oltre 700.000 documenti. E siamo solo all’inizio. Arriveremo a una sperimentazione dei wallet nazionali in tutti i paesi europei tra la fine del 2025 e l’inizio del 2026».

Grazie all’IT Wallet sarà presto possibile accedere, per esempio, a certificati di nascita, tessere e abbonamenti per i trasporti e strumenti professionali. Esclusi per il momento la carta d’identità e il passaporto. Ma forse non sarà così per sempre. “Stiamo valutando la possibilità di creare anche una carta d’identità in versione digitale — chiarisce Butti — Per quanto riguarda il passaporto, le norme internazionali e le specificità dei controlli doganali richiedono ulteriori garanzie per la digitalizzazione di questo documento, motivo per cui non è attualmente previsto il suo caricamento. Tuttavia, stiamo monitorando le best practice internazionali per valutare come integrare anche il passaporto, garantendo al contempo la piena conformità alle normative globali”.

L’utilizzo

Per realizzare It Wallet il Dipartimento per l’Innovazione, guidato dal sottosegretario Alessio Butti, e l’Agid (l’Agenzia per l’Italia digitale) hanno attinto ai circa 1,7 miliardi di euro del Pnrr destinati alla digitalizzazione. Lavorano al progetto anche l’Istituto poligrafico e Zecca dello Stato (responsabile dell’emissione digitale dei documenti), Pago Pa (gestore dell’app Io) e i ministeri dell’Economia e dei Trasporti.

Leggi le altre notizie sull’home page di Key4biz