Anche quest’anno, l’Annuario statistico italiano 2015, elaborato e diffuso dall’Istat, offre una fotografia dinamica e dettagliata della nostra società al tempo della digital transformation e dei cambiamenti climatici. Due motori dell’innovazione che coinvolgono i cittadini, i centri urbani, le imprese, le Istituzioni, i centri di ricerca nello sviluppo di programmi di intervento in chiave di maggiore efficienza energetica, di soluzioni smart city, di incremento delle infrastrutture di comunicazione elettronica, di ottimizzazione delle risorse idriche ed energetiche, di crescente valorizzazione del patrimonio culturale e ambientale.
Ambiente, energia, territorio, istruzione/formazione, industria, ricerca e innovazione, tecnologie dell’informazione, imprese e tanto altro, l’Annuario contiene i dati necessari per elaborare informazioni utili all’ideazione di policy adeguate per l’innovazione sociale e tecnologica, la crescita sostenibile e un valido processo di internazionalizzazione del tessuto economico nazionale, per competere sui mercati mondiali e tenere il passo dei nostri partner in Europa.
Riguardo le città, le regioni dove la percentuale di popolazione residente in zone ad alto grado di urbanizzazione supera il 50% e sono nell’ordine: Campania (59,6 per cento), Lazio (50,9%) e Liguria (50,7%); seguono Lombardia, Emilia-Romagna e Umbria comprese tra il 30 e il 40%.
Il comune di Roma registra il maggior incremento di popolazione del periodo, con un aumento del 12,4 per cento, seguita da Milano (+6,4 per cento); al contrario Napoli segna una contrazione del 2,6 per cento.
In città, la copertura in banda ultra larga riguarda il 20% della popolazione per i 30 megabit, contro una media Ue del 60%.
Nel 2015 cresce il numero di famiglie che si connettono a Internet mediante banda larga, soprattutto mobile, che passa da 27,6% del 2014 a 30,1% del 2015. Solo il 5,2% si connette con banda ultralarga. Fra le persone che hanno usato Internet negli ultimi 3 mesi, sette su 10 (71,0%) hanno fruito contenuti culturali, il 56,1% ha utilizzato un social network e quasi un terzo ha pubblicato sul web contenuti di propria creazione (32,1%).
La maggioranza degli utenti ha dichiarato di avere competenze di base (36,6%) o basse (31,4%). Il 60,2% delle persone (circa 34milioni 500mila persone) si è connesso alla rete negli ultimi 12 mesi (contro il 57,5% del 2014), solo il 40% accede tutti i giorni.