Pay tv, atteso un calo di pubblico in Europa
Le piattaforme di contenuti audiovisivi a pagamento (pay TV) potrebbero perdere una fetta considerevole di utenti entro il 2029, a vantaggio delle IPTV (Internet protocol television), sistemi di trasmissione di segnali televisivi su reti informatiche basate sui protocolli TCP/IP.
La Germania, ad esempio, potrebbe registrare perdite per 2,7 milioni di abbonati, il Regno Unito circa 2 milioni, l’Italia 1,5 milioni, la Francia poco più ci 1,1 milioni.
Al contrario, secondo lo studio pubblicato da Digital TV Research, si stima che le IPTV guadagneranno più di un milione di nuovi utenti entro i prossimi cinque anni.
Complessivamente, la ricerca si attende una diminuzione di 9 milioni di abbonati alle pay TV, tra il 2023 ed il 2029, in calo dell’8%.
Boom delle IPTV, crescono i timori di un incremento della pirateria audiovisiva
La penetrazione delle pay tv è attesa attorno al 53% sul mercato europeo entro il 2029, in calo dal 58% di fine 2023.
Sull’aumento del pubblico delle IPTV atteso per i prossimi anni, bisogna differenziare tra chi viola i diritti d’autore e chi no.
Di per sé una televisione che utilizza internet per diffondere contenuti non commette reato, a patto che non offra senza autorizzazione contenuti protetti da copyright. In parole povere, un’Iptv trasmette online programmi televisivi.
Allo stesso tempo, queste piattaforme possono però essere sfruttate per trasmettere gratuitamente, o a pagamento, contenuti protetti, quindi in maniera illecita.
Si tratta delle famigerate Iptv pirata.
Di questo milione di utenti in più in Europa di televisioni su internet, atteso entro il 2029, non possiamo sapere se andrà a infoltire il pubblico pirata o meno, ma certo è un campanello di allarme e forse sarebbe necessaria maggiore attenzione al tema delle legalità.
In Italia entra in funzione la legge antipirateria e anche gli utenti possono essere sanzionati
In Italia, grazie all’approvazione di una norma tra le più avanzate in Europa in tema di antipirateria, l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (Agcom) ha annunciato l’arrivo di multe salate per chi guarda contenti violando i diritti di proprietà su IPTV pirata.
Per individuare gli utenti disonesti la stessa Autorità ha siglato un accordo con la Guardia di Finanza. Le Fiamme gialle potranno infatti rintracciare l’utente che guarda contenuti piratati seguendo il flusso dei pagamenti per l’abbonamento all’IPTV illegale.
Gli utilizzatori di queste piattaforme, infatti, devono acquistare per pochi euro le liste che consentono l’accesso ai canali tv e alle programmazioni, compresi quelli a pagamento.
Ai finanzieri basterà semplicemente incrociare i dati e avviare le indagini.
Secondo dati FAPAV, l’incidenza complessiva della pirateria di film, serie/fiction, programmi e sport live è al 42% (43% nel 2021, 37% nel 2019, 38% nel 2018, 37% nel 2017, 39% nel 2016), mentre l’incidenza delle IPTV illegali anche solo in prova/senza abbonarsi è al 23%.
L’81% dei pirati audiovisivi in Italia è consapevole di commettere un reato.