La Commissione europea ha aperto un’indagine formale su Amazon per valutare se l’utilizzo di dati sensibili relativi a rivenditori indipendenti che sfruttano la piattaforma di ecommerce del gigante americano violi le regole di concorrenza stabilite dall’Unione europea.
La Commissaria europea per la concorrenza, Margrethe Vestager ha dichiarato: “I consumatori europei acquistano sempre di più online. L’ecommerce ha potenziato la concorrenza al dettaglio e portato più scelta e prezzi migliori. Dobbiamo garantire che le grandi piattaforme online non eliminino questi benefici attraverso comportamenti anticoncorrenziali”.
“Ho quindi deciso di esaminare molto attentamente le pratiche commerciali di Amazon – ha precisato la Commissaria – e il suo duplice ruolo di marketplace e retailer, per valutare la sua conformità con le regole di concorrenza dell’Unione”.
A tutti gli effetti Amazon riveste ormai un doppio ruolo come piattaforma web: da un lato vende prodotti online come rivenditore, dall’altro fornisce ai rivenditori indipendenti il mercato in cui possono vendere i propri prodotti direttamente ai consumatori in rete.
La Commissione, è scritto nel comunicato di odierno, vuole capire in che modo Amazon raccoglie e gestisce i dati relativi al mercato dei prodotti sulla sua piattaforma e se questi dati siano utilizzati a proprio vantaggio, violando le regole sulla concorrenza all’interno del mercato dell’Unione.
L’indagine, che si preannuncia lunga (e a ottobre scadrà il mandato della Vestager), sarà portata avanti esaminando nel dettaglio gli accordi esistenti tra Amazon e i rivenditori indipendenti riguardo l’uso dei dati in questione, cercando di capire come e quanto l’uso dei dati cumulativi dei venditori sul mercato da parte di Amazon, in qualità di venditore al dettaglio, incida o meno sulla concorrenza.
In poche parole, la commissione vuole vederci chiaro sulla capacità di Amazon di controllare anche indirettamente le vendite dei piccoli negozi presenti sulla sua piattaforma di ecommerce.