La corsa mondiale agli investimenti in soluzioni per l’Internet of Things (IoT) potrebbe segnare un altro record, con le ultime stime IDC che ipotizzano una spesa di 745 miliardi di dollari entro la fine del 2019, con un incremento del 15,4% sul 2018 (quando si toccarono i 646 miliardi di dollari).
Si tratta delle stime contenute nella “IDC Worldwide Semiannual Internet of Things Spending Guide”, che copre un periodo di cinque anni e che per il 2022 calcola una spesa mondiale pari a 1.000 miliardi di dollari.
“L’adozione di soluzioni IoT sta avvenendo rapidamente in tutti i settori strategici delle organizzazioni, ma anche a livello di Governo, fino al coinvolgimento della sfera quotidiana dei cittadini”, ha dichiarato Carrie MacGillivray, vice presidente area ricerche Internet of Things & Mobility di IDC.
“Stiamo monitorando il modo in cui le aziende sfruttano i dati generati dai device interconnessi per migliorare i livelli di efficienza e per ottenere maggiori informazioni sui processi interni, in modo da poter prendere decisioni in tempo reale”, ha precisato il responsabile.
“Gli stessi cittadini oggi, grazie all’Internet delle cose, ai tanti device connessi in rete, possono contare su una grande mole di informazioni relative al proprio stato di salute, alla propria smart home, all’automobile e molto altro. Il prossimo passo è automatizzare e aumentare l’esperienza umana attraverso l’iperconnessione”.
I segmenti IoT che vedranno aumentare gli investimenti su scala globale, entro il 2019, sono: il manifatturiero con circa 200 miliardi di dollari, il panorama consumer con 108 miliardi, i trasporti con 71 miliardi di dollari e le utilities con 61 miliardi.
I settori che però registreranno una crescita maggiore entro il 2022 saranno le assicurazioni con il 17,1%, l’amministrazione pubblica centrale e locale con il 16,1% e la sanità con il 15,4%.
I Paesi che investiranno di più, secondo lo studio, saranno gli Stati Uniti con 194 miliardi di dollari e la Cina con 182 miliardi di dollari, seguiti dal Giappone con 65,5 miliardi, la Germania con 35,5 miliardi, la Corea del Sud con 25,7 miliardi, la Francia con 25,6 miliardi, il Regno Unito con 25,5 miliardi.
C’è anche l’Italia in questa classifica, ma più indietro, con 19 miliardi di dollari circa, mentre l’Europa nel suo insieme dovrebbe arrivare ad investire entro il 2022 circa 241 miliardi di dollari.