Secondo un’indagine globale condotta su 10.000 utenti presentata dalla software intelligence company Dynatrace, il 52% dei consumatori in tutto il mondo utilizza dispositivi IoT ma il 64% di essi ha già riscontrato problemi di prestazioni. In media, continua lo studio, le persone incontrano 1,5 problemi di prestazioni digitali ogni giorno e il 62% dei consumatori teme che il numero e la frequenza dei problemi che possono verificarsi aumenterà a causa dello sviluppo dell’IoT.
Per le organizzazioni che implementano strategie IoT, questi risultati indicano la fondamentale necessità di padroneggiare due cose. Innanzitutto, la crescente complessità dell’IT, data dalle nuove tecnologie cloud, microservizi e la pressione per innovare più rapidamente. In secondo luogo, la necessità di costruire un monitoraggio IoT e strategie prestazionali ben pianificate per garantire una delivery delle applicazioni affidabile e una efficiente esperienza digitale.
IoT on the road
I failure delle performance digitali che i consumatori stanno già sperimentando con la tecnologia di tutti i giorni li stanno rendendo cauti su ulteriori utilizzi dell’IoT. L’85% degli intervistati ha dichiarato di essere preoccupato che le auto a guida autonoma possano non funzionare correttamente, causando collisioni ad alta velocità. Ancor più preoccupante, il 72% ritiene probabile che i problemi tecnici del software nelle auto a guida autonoma possano causare lesioni gravi e incidenti mortali. Inoltre, l’84% dei consumatori ha dichiarato di non utilizzare questo tipo di auto proprio a causa del timore di problemi software.
A parte le auto a guida autonoma, l’86% dei consumatori ha espresso preoccupazione per il fatto che le serrature digitali possano lasciarli chiusi fuori dai loro veicoli, mentre il 67% prevede gravi disagi sulle strade a causa di possibili problemi con i semafori intelligenti delle smart city.
L’IoT in ambito sanitario
Le preoccupazioni relative alle prestazioni dell’IoT sono state evidenziate anche quando ai consumatori è stato chiesto di parlare di salute, un’altra area in cui i problemi legati al software generano una significativa apprensione. Il 62% dei consumatori ha dichiarato di non fidarsi dei dispositivi IoT per la somministrazione di farmaci; questo sentimento è più forte nella fascia di età oltre i 55 anni, con il 74% che esprime sfiducia.
Lo studio evidenzia anche preoccupazioni specifiche sull’uso dei dispositivi IoT per monitorare le funzioni vitali, come la frequenza cardiaca e la pressione sanguigna. L’85% dei consumatori si è detto preoccupato che i problemi di prestazioni con questa tipologia di dispositivi IoT possano compromettere i dati clinici.
L’IoT in casa
Oltre ai settori automobilistico e sanitario, anche la casa sarà trasformata dall’IoT. Le serrature intelligenti sono utilizzate per la sicurezza, mentre altri dispositivi IoT controllano termostati, illuminazione e telecamere. Tuttavia, la ricerca ha rivelato che l’83% dei consumatori è preoccupato di perdere il controllo della propria smart home per problemi delle prestazioni digitali.
Più nello specifico, il sondaggio ha mostrato che per i timori legati a malfunzionamenti della tecnologia IoT: il 73% dei consumatori teme di rimanere bloccato dentro o fuori dall’abitazione a causa di bug tecnologici e il 68% degli intervistati è preoccupato di non poter gestire la temperatura della propria abitazione e il 64% degli utenti teme di non essere in grado di controllare le luci nell’abitazione. L’81% delle persone, conclude lo studio, è preoccupato che problemi tecnologici o di software con i contatori intelligenti portino a costi esorbitanti per gas, elettricità e acqua.