Secondo stime di Gartner, nel lungo periodo le auto connesse saranno il principale mercato del 5G basato sull’IoT. Ma nel breve periodo, a partire dal 2020 il mercato delle telecamere di sorveglianza esterna rappresenteranno il 70% dei dispositivi IoT, per poi calare al 32% nel 2023 anno in cui, secondo la società di analisi, saranno superate appunto dalle auto connesse.
In dettaglio, secondo Gartner la base di telecamere di sorveglianza esterna basate su 5G IoT raggiungerà quota 2,5 milioni di unità nel 2020, 6,2 milioni nel 2021 e 11,2 milioni di unità nel 2022 ma sarà superata dalle auto connesse nel 2023.
Quindi, secondo Gartner le telecamere di sicurezza outdoor per il controllo delle vie cittadine e degli edifici pubblici e privati, che sono connesse per definizione, saranno i dispositivi che per primi si adegueranno al 5G IoT passando da 3,5 milioni di unità nel 2020 a 11,3 milioni nel 2021.
Sul lungo termine, invece, il mercato delle connected cars sarà il più grande, tanto che nel 2023 il mercato dell’automotive diventerà l’opportunità di business principale per le soluzioni 5G IoT, con una percentuale del 53% di tutte le connessioni in circolazione.
In questo settore, l’occasione di business maggiore per il 5G sarà quella dei moduli di connessione a bordo delle auto.
Auto connesse e standard V2X
La base di endpoint montati all’interno delle auto connesse nel mercato commerciale e consumer avrà raggiunto nel 2023 quota 19,1 milioni di unità nel settore auto, su un totale di 25 milioni di endpoint 5G.
La percentuale di connected cars connesse a servizi 5G passerà dal 15% nel 2020 al 74% nel 2023, per raggiungere il 94% nel 2028 quando, secondo Gartner, la tecnologia 5G sarà utilizzata per le comunicazioni cellulari V2X, che permette l’invio e la ricezione di messaggi all’interno dei veicoli e fra diversi veicoli, infrastrutture, pedoni, ciclisti e altri soggetti. Secondo Gartenr, le auto connesse al 5G miglioreranno le condizioni generali e la sicurezza del traffico.