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INWIT, Stakeholder Forum 2023. Il 90% degli italiani riconosce il valore delle reti e del 5G

Il 91% degli italiani è consapevole del valore strategico delle infrastrutture digitali e l’89% percepisce il 5G come una grande opportunità. E’ questo in sintesi il messaggio che emerge dal terzo Stakeholder Forum di INWIT, dal titolo “Le infrastrutture digitale per la crescita sostenibile del Paese”, in cui è stata presentata l’indagine ad hoc elaborata per INWIT dall’Istituto Piepoli. L’87% del campione associa, inoltre, la digitalizzazione al raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità. Sempre secondo l’indagine, per il 50% degli italiani il potenziamento delle infrastrutture digitalicontribuisce alla riduzione del digital divide mentre per il 46%,supportala trasformazione digitale della PAOltre 6 italiani su 10 sarebbero inoltre disposti ad accettare alcuni disagi, pur di avere una connessione di ultima generazione. 

L’evento ha visto la partecipazione del Sen. Alessio Butti, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio con delega all’innovazione tecnologica e alla transizione digitale, e di Laura Cavatorta, Presidente Comitato Sostenibilità INWIT e Comitato ESG SNAM, Diego Galli, Direttore Generale INWIT, Livio Gigliuto, Presidente esecutivo Istituto Piepoli, Simonetta Giordani, Segretario Generale Associazione Civita, Enrico Giovannini, Direttore scientifico ASVIS ed è stato moderato da Michelangelo Suigo, Direttore Relazioni esterne, comunicazione e sostenibilità di INWIT. 

Dall’indagine condotta da Piepoli emerge che l’infrastruttura digitale è più più importante di quella elettrica, aeroportuale e portuale.

La PA per essere efficiente ha bisogno del digitale, emerge dall’indagine. Per il 34% degli intervistati è la principale priorità del Paese. Per il 90% degli intervistati il 5G è un’opportunità senza rischi.

Alessio Butti: ‘Infrastrutture digitali fattore abilitante per gli obiettivi del Governo’

“Le infrastrutture digitali, al centro dell’incontro di oggi, sono un fattore abilitante essenziale per accelerare la digitalizzazione italiana e raggiungere gli ambiziosi obiettivi che ci siamo posti come governo. L’eredità ricevuta dal passato, soprattutto sulla rete fissa, ci impone un cambio di passo, se davvero vogliamo vincere la sfida del futuro e aumentare la competitività del Paese. Per questo siamo al lavoro per avere un Paese cablato con connessioni veloci anche nelle zone più periferiche, e per rendere realtà una Pubblica Amministrazione alleata di cittadini e imprese. Sempre più snella, trasparente e inclusiva” – ha commentato il Sottosegretario con delega all’Innovazione tecnologica Alessio Butti

Per quanto riguarda il tema delle emissioni elettromagnetiche, Butti dice che “se in Italia avessimo un 5G stand alone non avremmo nemmeno il problema delle emissioni, è vero che più antennine ci sono sul territorio e meglio è”. In tema emissioni e revisione dei limiti, Butti apre e precisa che l’innalzamento va fatto in maniera intelligente: “L’Italia deve adeguarsi alla modalità di misurazione europea, per non dar luogo ad ulteriori incomprensioni”.

Una delle principali linee di evoluzione delle reti delle Telco, realizzabile concretamente già nel breve-medio termine, per migliorare le prestazioni, soddisfare i bisogni degli utenti finali, e contenere i costi infrastrutturali, è l’installazione nella rete delle Telco di piattaforme Edge Cloud Computing (ECC). “Il governo italiano potrebbe favorire questa possibilità, anche con finanziamenti ad hoc per soluzioni di questo tipo. Una società come Inwit, per esempio, può giocare un ruolo naturale molto importante anche in questo segmento” ha concluso Butti.

Per quanto riguarda il fair share, è necessario un confronto che coinvolga anche gli OTT, ha detto Butti, che ha poi ricordato i gravi ritardi di copertura che affliggono il paese. “Ci sono appena 2,65 milioni di unità immobiliari collaudate e l’obiettivo di raggiungere 6,4 milioni di unità immobiliari collaudate entro giugno, come previsto dalla convenzione, è irrealizzabile”, ha detto. “La convenzione prevede che si arrivi a 40 metri dalle abitazioni. Ma gli ultimi 40 metri che li paga? La convenzione è monca”.

Il pacchetto di misure a favore delle tlc “è in fase di elaborazione, vedrà la luce mi auguro il prima possibile” risponde così Alessio Butti, sottosegretario con delega alle tlc, si va dalla revisione dei limiti elettromagnetici alle piattaforme che migliorano i servizi sulla rete.

“Metteremo a disposizione non solo novità legislative ma anche risorse” ha aggiunto senza entrare nel dettaglio ma ricordando che “gli operatori delle tlc stanno vivendo un bruttissimo periodo sotto il profilo dei bilanci ma anche delle incertezze a livello europeo, ma non dovuta all’incertezza politica ma all’evoluzione tecnologica”.

Diego Galli: ‘la Tower s a service è alleata delle comunità’

“In qualità di neutral host, realizziamo e gestiamo infrastrutture wireless condivise, digitali e sicure, indispensabili nel processo di trasformazione digitale del Paese, per una società più sostenibile. L’infrastruttura digitale, nel nostro caso la “Tower as a service”, è alleata delle comunità e dei territori, è uno strumento integrato che genera valore, in quanto determina e contribuisce allo sviluppo di opportunità e all’inclusione sociale” – ha dichiarato Diego Galli, Direttore Generale di INWIT. 

Enrico Giovannini: ‘Infrastrutture digitali fondamentali per obiettivi Agenda 2030 Onu’

“Gli effetti devastanti della crisi climatica e l’aumento delle disuguaglianze, impongono cambiamenti al nostro modello di sviluppo. Un modello che deve tornare ad un capitalismo degli stakeholder e cambiare in profondità la nostra concezione di benessere, includendo equità e rispetto dell’ambiente – ha ricordato Enrico Giovannini, Direttore scientifico ASVIS-. Tutti gli investimenti devono coniugare, in maniera multidimensionale, un ritorno in termini ambientali, economici e sociali, in particolare quelli per le infrastrutture digitali, fondamentali per costruire uno sviluppo sostenibile e raggiungere i 17 Obiettivi dell’Agenda 2030 Onu”. 

Laura Cavatorta: ‘Sostenibilità nel core business stesso di INWIT’

“Inwit offre un significativo contributo alla sostenibilità attraverso il suo stesso core business, realizzando infrastrutture digitali che abilitano alla connessione reciproca tra persone, prodotti, dati e servizi, e quindi accelerando, tra le altre cose, l’inclusione sociale sia nei territori un tempo esclusi che nei grandi agglomerati urbani, in vista dell’evoluzione verso le smart cities” – ha detto Laura Cavatorta, Presidente Comitato Sostenibilità INWIT e Comitato ESG SNAM. 

Oggi le istituzioni culturali, le industrie creative e i musei possono godere di un ventaglio di soluzioni innovative messe a punto da un ecosistema di imprese giovani e startup, che accorciando le distanze con i pubblici attuali e potenziali e declinando i nuovi linguaggi, abbracciano soprattutto le generazioni più giovani – ha dichiarato Simonetta Giordani, Segretario Generale Associazione Civita. 

“Lo Stakeholder Forum è per noi un appuntamento centrale dell’attività di stakeholder engagement – ha affermato Michelangelo Suigo, Direttore relazioni esterne, comunicazione e sostenibilità di INWIT -. Un momento di condivisione di strategie, obiettivi e risultati, in coerenza con il nostro posizionamento, parte integrante di una gestione responsabile e sostenibile del business, attraverso la quale INWIT intende supportare la transizione digitale ed ecologica del Paese”. 

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