INWIT al top nella lotta al cambiamento climatico per Cdp Climate Change

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Con l’upgrade ad “A”, INWIT ottiene il massimo punteggio per la sua performance a tutela dell’ambiente nel 2024. Suigo(INWIT): 'Lo score ‘A’ di CDP Climate Change è un’ulteriore dimostrazione dell’efficacia del nostro modello di business ‘intrinsecamente sostenibile’, basato su infrastrutture digitali e condivise, e della validità del nostro piano di sostenibilità'.

INWIT spicca tra i leader globali per performance nella lotta al cambiamento climatico e nel 2024 ottiene il massimo dei voti da CDP Climate Change, organizzazione no profit internazionale specializzata nella rendicontazione ambientale, passando allo score “A“ da quello precedente, “A-”.

INWIT, una delle principali digital infrastructure company italiane, si è distinta dunque tra le oltre 24.800 aziende che hanno rendicontato il proprio impegno in termini di governance, impatti, rischi e opportunità legati al cambiamento climatico, per una governance forte degli aspetti climatici e la piena integrazione degli stessi nelle strategie di business. Significativi i progressi raggiunti dall’azienda nelle aree “risk and opportunities disclosure” e “targets”.

Lo score ‘A’ di CDP Climate Change è un’ulteriore dimostrazione della validità del nostro piano di sostenibilità e dell’efficacia del nostro modello di business ‘intrinsecamente sostenibile’, basato su infrastrutture digitali e condivise, in grado di coniugare efficienza industriale, economica, sociale e ambientale”, ha detto Michelangelo Suigo, Direttore Relazioni Esterne, Comunicazione e Sostenibilità di INWIT.

Tra le azioni introdotte da INWIT nel 2024 in tema di sostenibilità si annovera la pubblicazione del primo Climate Transition Plan, il piano per la transizione climatica che integra e rafforza la sua strategia climatica, con il quale l’azienda conferma ulteriormente il proprio impegno verso un mondo a zero emissioni.

Il principale obiettivo di INWIT sul fronte climatico è il target Net Zero al 2040, validato a gennaio 2024 da parte della Science Based Targets Initiative (SBTi), che rafforza ulteriormente la strategia adottata per la transizione verso un’economia low-carbon e si aggiunge al target di riduzione delle emissioni al 2030.

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