Stamattina a Palazzo Chigi il Presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, ha firmato il Dcpm (Decreto del Presidente del Consiglio dei ministri) di ripartizione dei fondi previsti dalla Legge di Bilancio 2017. Si tratta di investimenti pubblici per oltre 47 miliardi di euro in 25 anni.
Il comma 140, come riportato dal Sole 24 Ore, definisce “l’istituzione di un nuovo fondo, con una dotazione di 1,9 miliardi di euro per l’anno 2017, 3,15 miliardi per il 2018, 3,5 per l’anno 2019 e tre miliardi di euro per ciascuno degli anni dal 2020 al 2032, per assicurare il finanziamento degli investimenti e lo sviluppo infrastrutturale del Paese”.
E a proposito di infrastrutture, per questo capitolo sono stati annunciati 20,4 miliardi di euro, tra rete ferroviaria e autostradale, porti, Mose e fondo progettazione del Codice appalti.
In aggiunta, il Dpcm in questione mette in agenda anche la messa in sicurezza delle infrastrutture stesse e dei centri urbani, con l’aggiunta di poco più di 1,7 miliardi di euro per i territori urbani, con le reti idriche, l’edilizia sanitaria, la difesa del suolo, gli interventi per togliere di mezzo le barriere architettoniche e altro ancora.
Altri 2 miliardi di euro circa andranno alla ricerca spaziale e la ricerca scientifica, tecnologica e sanitaria, mentre poco meno di 13 miliardi di euro sono stati assegnati a progetti e soluzioni per la sicurezza nazionale e l’alta tecnologia.