L’Europa sta registrando una crescita esponenziale negli investimenti nei data center, con un incremento del 168% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, secondo un rapporto pubblicato da Knight Frank, società di consulenza immobiliare globale. Le città chiave per lo sviluppo di queste infrastrutture sono Londra, Parigi e Francoforte, che attraggono i principali attori del settore tecnologico grazie alla loro posizione strategica e alle infrastrutture avanzate.
Crescita alimentata dall’intelligenza artificiale e dalle big tech
L’espansione dei data center è legata alle crescenti ambizioni europee nell’intelligenza artificiale (AI). Questi centri, indispensabili per la gestione e l’elaborazione di enormi volumi di dati richiesti dall’AI generativa, necessitano di ingenti risorse energetiche sia per il funzionamento che per il raffreddamento.
Ad esempio:
- Amazon AWS ha annunciato un investimento di 9,5 miliardi di euro per nuovi data center nel Regno Unito.
- Microsoft ha destinato 4 miliardi di euro a data center e formazione AI in Francia.
- Amazon investirà 15,7 miliardi di euro per ampliare le infrastrutture nella regione spagnola di Aragona.
Il problema energetico: una sfida per la sostenibilità
L’enorme fabbisogno energetico dei data center è una questione critica. Secondo l’Agenzia Internazionale per l’Energia (IEA), entro il 2026, il consumo globale di energia dei data center potrebbe raggiungere i 1.000 terawattora all’anno, pari al consumo elettrico del Giappone.
In Europa, il consumo di energia dei data center è previsto in aumento, passando da 100 terawattora nel 2022 a 150 terawattora nel 2026. L’Unione Europea teme che, senza interventi significativi, entro il 2039 i data center possano consumare oltre il 3% dell’energia totale della regione.
Soluzioni alternative per un futuro sostenibile
Per affrontare questa sfida, molte aziende stanno sviluppando soluzioni energetiche innovative:
- Google utilizza algoritmi di machine learning sviluppati dal laboratorio DeepMind per ottimizzare il raffreddamento dei data center, riducendo i consumi del 40%.
- NVIDIA ha introdotto unità di elaborazione grafica (GPU) che consumano 25 volte meno energia rispetto ai modelli precedenti.
In parallelo, la Commissione Europea ha introdotto un sistema di monitoraggio della sostenibilità dei data center. A partire da questo mese, le aziende dovranno presentare report dettagliati sul consumo di energia e acqua e sulle misure adottate per ridurre l’impatto ambientale.
Prospettive e necessità future
Secondo Stephen Beard di Knight Frank, la domanda di data center di nuova generazione aumenterà notevolmente nei prossimi 12 mesi, ma l’offerta sarà limitata dalla carenza di energia ad alta tensione. La capacità di adottare soluzioni energetiche alternative diventerà un fattore competitivo chiave.
Tabella riassuntiva
Aspetto | Dettagli |
---|---|
Incremento investimenti | +168% rispetto allo scorso anno |
Città principali | Londra, Parigi, Francoforte |
Progetti big tech | Amazon (Regno Unito: €9,5 mld; Spagna: €15,7 mld), Microsoft (Francia: €4 mld) |
Consumo energetico attuale | Europa: 100 terawattora nel 2022 |
Consumo energetico previsto | Europa: 150 terawattora entro il 2026 |
Innovazioni energetiche | Google (raffreddamento -40%), NVIDIA (GPU a basso consumo -25x) |
Obiettivo UE | Monitorare sostenibilità e limitare l’impatto ambientale dei data centre |
Sfida futura | Aumento della domanda e necessità di soluzioni energetiche alternative |