Raggiunto un accordo preliminare sul programma di investimenti “InvestEU”, tra Commissione europea, Parlamento europeo e Stati membri: “sarà il nostro programma faro per un’economia europea sostenibile, resiliente e competitiva”, ha dichiarato soddisfatto Jyrki Katainen, Vicepresidente responsabile per l’Occupazione, la crescita, gli investimenti e la competitività.
Il provvedimento, infatti, avrà il compito, nell’ambito del prossimo bilancio a lungo termine dell’Unione europea (Ue) per il periodo 2021-2027, “di stimolare ulteriormente gli investimenti in settori chiave, come l’intelligenza artificiale, l’economia circolare, l’azione per il clima, l’inclusione sociale e le competenze”, ha aggiunto Katainen nella nota ufficiale diffusa ieri, offrendo inoltre “il vantaggio di rendere l’accesso ai finanziamenti più facile e trasparente per i beneficiari”.
Il programma InvestEU, inoltre, riunirà il Fondo europeo per gli investimenti strategici e altri 13 strumenti finanziari dell’Ue, che attualmente sostengono gli investimenti a livello di singoli Stati, favorendo l’accesso ai finanziamenti.
“Possiamo e dobbiamo fare di più per stimolare l’occupazione e la crescita – ha dichiarato il Presidente della commissione, Jean-Claude Juncker – ed è qui che entra in gioco InvestEU: mettendo a frutto i successi già ottenuti, potremo utilizzare finanziamenti pubblici per sostenere progetti di importanza strategica in tutta l’Ue”.
Analogamente al piano Juncker, InvestEU è una garanzia di bilancio dell’Unione e dovrebbe ammontare ad almeno 38 miliardi di euro, con l’auspicio che sia in grado di mobilitare almeno altri 650 miliardi di euro.
Il programma avrà diversi obiettivi di finanziamento, tutti relativi a quattro grandi settori di interventi ritenuti dalla Commissione strategici per il futuro dell’Unione:
- infrastrutture sostenibili (tra cui progetti per le fonti energetiche rinnovabili, connettività digitale, trasporti, economia circolare, acqua, rifiuti e altre infrastrutture ambientali);
- ricerca, innovazione e digitalizzazione (tra cui progetti R&D&I, digitalizzazione delle industrie, imprese innovative, intelligenza artificiale e altre tecnologie intelligenti);
- piccole e medie imprese, per facilitare l’accesso ai finanziamenti;
- investimenti sociali e competenze (tra cui formazione, istruzione, edilizia popolare, scuole, università, ospedali, innovazione sociale, microfinanza, inclusione migranti e persone vulnerabili).
Nel contesto generale, a marzo 2019, il Fondo europeo per gli investimenti strategici (FEIS) ha mobilitato quasi 390 miliardi di euro di investimenti. Le operazioni approvate nell’ambito del FEIS rappresentano finora un volume totale di finanziamenti pari a 72,5 miliardi di euro in tutti i 28 Stati membri. La BEI ha approvato 518 progetti infrastrutturali sostenuti dal FEIS per 53,9 miliardi di euro, mentre il Fondo europeo per gli investimenti ha approvato 537 accordi di finanziamento per un valore di 18,6 miliardi di euro di cui beneficeranno 929 000 piccole e medie imprese.