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Interreg: Italia in 4 progetti UE da 570 milioni per efficienza energetica, smart cities e mobilità sostenibile

La Commissione europea ha annunciato ieri i nuovi programmi “Interreg per la cooperazione transfrontaliera mirati allo sviluppo di piani di innovazione sostenibile, efficienza energetica, riduzione dell’inquinamento, smart cities e mobilità sostenibile tra i Paesi membri.

L’Italia è coinvolta direttamente in quattro programmiInterreg”, assieme a Croazia (programma finanziato con 237 milioni di euro), Grecia (finanziamenti per 103 milioni di euro), Slovenia (91,6 milioni di euro) e Svizzera (118 milioni di euro), per un finanziamento complessivo dell’Union europea pari a circa 570 milioni di euro.

Le azioni si concentrano sui bisogni specifici dei territori coinvolti, con particolare attenzione all’innovazione delle piccole imprese locali, alla tutela delle risorse culturali e naturali, alla mobilità lavorativa e alla cooperazione tra istituzioni pubbliche e organizzazioni della società civile per una crescita a basso impatto ambientale e che sappia integrare le nuove tecnologie con le esigenze di cittadini e imprese.

Corina Crețu, Commissaria responsabile per la Politica regionale, ha affermato: “I nostri programmi ‘Interreg’ danno un’immagine tangibile del valore aggiunto recato dall’UE poiché aiutano le regioni e i paesi a mettere in comune le loro risorse per affrontare sfide comuni, in modo da generare una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva“.

Tante le regioni del nostro Paese coinvolte direttamente nella piattaforma “Interreg”: Valle d’Aosta, Lombardia, Alto Adige, Veneto, Friuli Venzia Giulia, Emilia-Romagna, Marche, Abruzzo, Molise, Puglia. Numerose anche le città di grandi e medie dimensioni che rientrano nei progetti di sviluppo, tra cui Novara, Como, Bolzano, Udine, Trieste, Pescara, Venezia, Ancona, Bari, Lecce, Ferrara, Cesena.

I piani di intervento previsti dai quattro programmi (Italia-Grecia; Italia-Svizzera: Italia-Croazia; Italia-Slovenia) mirano a sostenere l’imprenditorialità, l’innovazione e i cluster tecnologici e di attività economiche.

Ognuno di essi avrà il compito di promuovere l’interazione tra Piccole e medie imprese (Pmi), favorendo contemporaneamente i processi innovativi in settori che sfruttano risorse locali comuni e consentirà di migliorare la gestione congiunta delle conseguenze dell’attività umana sulle risorse naturali nelle zone urbane, di pianura e costiere del Mar Ionio e dell’Adriatico, con l’innovazione blu, la smart mobility, trasporto multimodale sostenibile, l’efficienza energetica, strategie di riduzione delle emissioni di CO2, inclusione sociale.

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