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Internet: per molti ma non per tutti. 4 miliardi di persone tagliate fuori dal web

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Internet a banda larga non raggiunge ancora le persone che maggiormente ne avrebbero bisogno. È questa la conclusione dell’ultimo rapporto ITU sullo stato della diffusione di internet nel mondo.

“Il 57% della popolazione mondiale è ancora tagliata fuori da internet e non riesce a cogliere i vantaggi economici e sociali del web”, dice il rapporto, secondo cui sia i governi che le aziende private dovrebbero impegnarsi di più per consentire l’accesso universale al web, considerato il suo potenziale di ‘acceleratore dello sviluppo’.

Secondo il rapporto, sono 3,2 miliardi le persone connesse al web nel mondo, rispetto a 2,9 miliardi dello scorso anno.

“La sfida – ha affermato il segretario generale ITU  Houlin Zhao – è portare online gli altri 4 miliardi di persone che ancora non riescono a beneficiare della banda larga”.

Mentre, infatti, nel mondo sviluppato l’accesso alla rete è prossimo alla saturazione, nei paesi in via di sviluppo internet è accessibile solo al 35% della popolazione, dice ancora il report. La situazione è ancora più critica nei paesi meno sviluppati (i cosiddetti LDC, vale a dire least developed countries), dove il 90% della popolazione non ha accesso a internet.

Nella top ten dei paesi con la maggiore penetrazione di internet a casa, primeggiano l’Asia e il Medio oriente: la maggiore penetrazione di connessioni broadband domestiche si registra in Corea del Sud (98,5%) seguita da Qatar (98%) e Arabia Saudita (94%).

L’Islanda conta la maggiore percentuale di individui che usano internet (98,2%), seguita da Norvegia e Danimarca. L’Italia è al 61esimo posto (62%).

Monaco si piazza invece al primo posto per penetrazione della banda larga fissa (al 46,8% della popolazione). L’Italia si ferma al 44esimo posto con una penetrazione del 23,5%.

Quanto alla banda larga mobile, la regione Asia-Pacifico registra la più alta percentuale di abbonamenti, con Macao in testa con 322 abbonamenti ogni 100 abitanti (3 abbonamenti a testa in pratica), seguita da Singapore (156 sottoscrizioni ogni 100 abitanti) e Kuwait (140). L’Italia è al 33esimo posto con 70,9 abbonamenti alla banda larga mobile ogni 100 abitanti.

“I governi e tutti gli operatori devono rafforzare gli sforzi atti ad assicurare l’accesso e l’uso di internet. C’è bisogno di molto lavoro ancora per consentire a tutte le donne e tutti gli uomini del pianeta di sfruttare al massimo tutte le nuove opportunità”, ha affermato il Direttore generale dell’UNESCO, Irina Bokova.

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