L’Ofcom ha avviato una consultazione per promuovere l’utilizzo e gli investimenti nell’Internet of Things nel Regno Unito. L’obiettivo è creare un quadro regolatorio favorevole allo sviluppo infrastrutturale di un mercato che già oggi nel Regno Unito conta già 40 milioni di oggetti connessi, destinati a raggiungere quota 320 milioni entro il 2022.
La consultazione riguarda in particolare quattro aspetti chiave: la disponibilità di nuovo spettro radio per l’Internet of Things; la privacy; la sicurezza delle reti; i nuovi indirizzi IpV6.
Le nuove soluzioni IoT si applicheranno a diversi settori, fra cui l’agricoltura, la gestione automatizzata del traffico, le smart grid energetiche, la gestione e lo sviluppo delle smart city.
Nel settore agricolo, studi recenti evidenziano ad esempio che sistemi di irrigazione M2M consentono di risparmiare fino al 70% del consumo idrico riducendo in maniera consistente il ricorso a fertilizzanti e pesticidi nelle colture.
Nel 2014 l’Ofcom ha dato il via libera all’utilizzo di porzioni di spettro sulle bande 870-876 Mhz e 915-921 Mhz per la trasmissione M2M a corto raggio.
Il governo ha messo a disposizione fondi per 73 milioni di sterline per progetti di ricerca e sviluppo dell’Internet of Things.
Le vendite globali di dispositivi wireless destinati al mercato dell’Internet of things raggiungeranno il miliardo di pezzi nel 2015, il 60% dei quali sarà acquistato ad uso aziendale. Queste le previsioni per il settore tecnologico 2015 di Deloitte, secondo cui la vendita di “hardware produrrà ricavi globali superiori a 6,5 miliardi di sterline, mentre i servizi aziendali connessi raggiungeranno un valore complessivo di 45 miliardi di sterline”. Nel 2015 la base installata di dispositivi IoT a livello globale raggiungerà quota 3 miliardi di pezzi circa.