Più del 40% delle organizzazioni ritiene che l’Internet of Things (IoT) trasformerà il loro business o offrirà nel breve termine (nel prossimo triennio) nuove fonti di ricavi e occasioni concrete di risparmio. La percentuale è destinata a crescere al 60% delle organizzazioni nel prossimo quinquennio.
Questo il quadro che emerge da un’indagine condotta a ottobre da Gartner su un panel di 463 esponenti di spicco del settore IT e del mondo dell’impresa. L’indagine mette però in evidenza il fatto che molte delle organizzazioni non hanno ancora messo a punto una gestione chiara del business e tecnologica dei loro sforzi in materia di IoT.
“L’indagine ha confermato che l’Internet of Things si trova ancora in una fase molto precoce, e molte aziende hanno appena iniziato i primi esperimenti in materia – ha detto Nick Jones, vice president and distinguished analyst di Gartner – Soltanto una piccola minoranza di imprese ha sviluppato soluzioni in ambito produttivo. Tuttavia, il calo dei prezzi sul fronte networking e dei processi significa che ci sono pochi freni economici all’aggiunta di sensori e strumenti di comunicazione ai prodotti, con costi aggiuntivi molto limitati. La vera sfida dell’IoT non è tanto la produzione degli oggetti ‘smart’, quanto la comprensione delle opportunità di business connesse ai prodotti smart e al nuovo ecosistema”.
Una chiara gestione del nuovo business, in termini, di business unit dedicata o diverse business unit coinvolte nello sviluppo di strategie di sviluppo dello IoT, è stata riscontrata in meno del 25% degli intervistati.
In generale, dall’indagine emerge che gran parte dei dirigenti aziendali non ha ancora una visione ben definita delle potenzialità legate allo IoT. Il nodo della sicurezza e della privacy sono ad oggi gli ostacoli maggiori ad una più ampia adozione dello IoT in azienda.