L’affermarsi del cloud e l’evoluzione dell’ecosistema mobile sono due tra i principali fattori della trasformazione digitale in atto e della crescita dell’Internet of Things (IoT). Un mercato di prodotti e servizi in rapida espansione, in cui il segmento operative systems (OS) comincia a registrare dati significatici a livello mondiale.
Il mercato dei sistemi operativi per l’Internet delle cose (IoT OS), infatti, raggiungerà a fine 2017 un valore approssimativo di 290 milioni di dollari, ma in forte crescita, con un tasso annuo Carg del 43%, che porterà tale settore a toccare quota 1,72 miliardi di dollari nel 2022.
È il trend positivo evidenziato dal nuovo Rapporto “Internet of Things (IoT) Operating Systems Market”, pubblicato in questi giorni da MarketsandMarkets, che esamina il mercato segmento per segmento, componente per componente, scendendo nel dettaglio delle imprese attive, delle aree geografiche coinvolte e dei mercati dei singoli Paesi.
Tra i driver chiave del mercato IoT OS sicuramente le smart cities, versante smart buildings e smart home, con l’automazione domestica che stimola i nuovi impieghi di soluzioni per l’internet delle cose e quindi lo sviluppo dei sistemi operativi dedicati.
Un ulteriore elemento di crescita è dato dall’industria 4.0, specificatamente nel Nord America, con in prima fila i giganti Google, Apple, Microsoft, Blackberry, nel settore manifatturiero in generale e quello automotive in particolare, trainato quest’ultimo dalle nuove auto connesse in rete e a guida autonoma.
Nel 2020 il 40% dei ricavi su scala mondiale del mercato dell’Internet delle cose deriverà dai servizi, secondo M&M. Solo i servizi IoT professionali si stima arriveranno a valere 158 miliardi di dollari nel 2022.