Il mercato globale dell’Internet of Things (IoT) per la casa è stimato in rapida crescita nei prossimi 10 anni. I ricavi complessivi dalla vendita di tali dispositivi, tra il 2016 ed il 2026, dovrebbero aggirarsi attorno ai 682 miliardi di dollari.
È quanto stabilito dai ricercatori di Navigant Research (NR) nel nuovo Rapporto “Market Data: IoT for Residential Energy Customers”, in base alle vendite mondiali di tecnologie smart home e in-home systems.
Dai contatori intelligenti ai pannelli fotovoltaici, dagli impianti di illuminazione ai sistemi di ricarica dei veicoli elettrici, dai sensori digitali all’home networking, passando per le soluzioni home security e di energy storage, sono tanti i comparti smart tech che sono coinvolti nello studio NR, che prevede una crescita nelle vendite di cinque volte più grande di quanto si registrerà alla fine dell’anno in corso.
Secondo il recente Mobility Report di Ericsson, tra il 2015 ed il 2021, in tutto il mondo, si attende un aumento di oggetti intelligenti in circolazione del 23% annuo, che porterà a 28 miliardi il numero di dispositivi connessi in rete, di cui 16 miliardi legati all’Internet delle cose.
in Europa tale crescita sarà del 400% tra quest’anno ed il 2021.
Secondo un recente Rapporto della Commissione europea, “Definition of a Research and Innovation Policy Leveraging Cloud Computing and IoT Combination”, invece, nel 2020 saranno più di 6 miliardi gli oggetti intelligenti interconnessi su piattaforme Internet of Things (IoT), per un mercato che varrà qualcosa come 1.181,6 miliardi di euro, il 7% tondo del PIL dell’Unione europea a 28 Stati.