Il Governo della Gran Bretagna intensifica il proprio impegno per promuovere l’innovazione tecnologica e la crescita economica, coinvolgendo Istituzioni, aziende e centri di ricerca nello sviluppo di soluzioni Internet of Things (IoT). Le sfide maggiori riguardano la sicurezza delle persone, delle aziende e delle infrastrutture, la tutela dei dati sensibili e il superamento della diffidenza di cittadini e imprenditori verso questa nuova tecnologia.
A tal proposito, è stato lanciato ieri un programma nazionale per l’Internet delle Cose nel settore pubblico e privato, della durata di 3 anni e che sarà finanziato dal fondo governativo di circa 40 milioni di sterline annunciato a marzo per potenziare la smart economy e i piani dedicati alle smart cities.
Il piano, chiamato IoTUK (Internet of Things United Kingdom) e coordinato da Digital Catapult e Future Cities Catapult, si focalizza su alcuni punti chiave: la sicurezza (apparecchi, software e servizi), l’interoperabilità, la fiducia di cittadini e aziende. L’obiettivo è quindi realizzare dispositivi e interfacce semplici, sicuri, facili da utilizzare e accessibili a tutti.
Ulteriore novità è l’annuncio dei vertici della Difesa e dell’intelligence del Regno Unito (Centre for Defence Enterprise, Security Service-MI5, Government Communications Headquarters e Secret Intelligence Service-MI6) di un nuovo contest del valore di 1 milione di sterline per premiare le migliori soluzioni IoT in chiave di sicurezza (interna ed esterna), sia militare, sia civile, sia a livello di aziende e infrastrutture critiche.
I progetti selezionati riceveranno finanziamenti tra 60 e 90 mila sterline, per la durata di 3 mesi. La fase 1 del programma è partita da ieri, mentre per inoltrare le domande di partecipazione alla gara c’è tempo fino al 29 ottobre 2015.
Ulteriori finanziamenti saranno valutati dal Govrno nei prossimi mesi, ma due sono le finalità generali dei programmi fin qui definiti: promuovere più rapidamente possibile l’Internet of Things nell’economia e nell’amministrazione pubblica britannica (centrale e locale) e assicurare un livello ottimale di interoperabilità e sicurezza delle soluzioni IoT (anche in chiave di privacy e tutela dei dati sensibili).
Sempre per quest’anno, è stata approvata l’organizzazione di incontri e workshop sul tema per il tutto il Paese, con l’ulteriore possibilità di realizzare un grande centro di ricerca nazionale per l’Internet delle Cose e piccoli hub urbani aperti al pubblico, per avvicinare i cittadini all’innovazione tecnologica.