Nel 2016 il 44% della popolazione mondiale avrà accesso a Internet, ovvero 3,2 miliardi di persone.
Il dato più significativo, stimato dall’ International Data Corporation (IDC), è tuttavia un altro: oltre 2 miliardi di persone saranno online grazie a un dispositivo mobile.
A renderlo possibile, la combinazione di due elementi: disponibilità sia di dispositivi che di reti wireless a basso costo, elementi che facilitano l’accesso specie in paesi in cui la popolazione non aveva accesso alla rete in precedenza.
A guidare la volata, secondo IDC, saranno Cina, India e Indonesia che conteranno quasi la metà dei guadagni a livello globale.
Il numero di utenti di internet mobile continuerà a crescere a un ritmo del 2% annuo fino al 2020 a meno che non saranno introdotti nuovi metodi di accesso a internet oggi non sul mercato.
Le fette di torta non sono ancora del tutto spartite. Gli sforzi delle aziende, Google, SpaceX e Facebook in testa, sono tutti tesi ad accaparrarsi i restanti 4 miliardi di persone ancora off line, con i nuovi mezzi a disposizione: aerei d’alta quota, palloni aerostatici e satelliti.
Il rapido accesso a internet mobile sta alimentando una crescita esplosiva nel mobile commerce e nel mobile advertising. Si spende sempre più tempo e sempre più denaro online.
Più di un miliardo di persone utilizza l’online banking, lo streaming di musica e i servizi per trovare un lavoro. Più di due miliardi utilizza la posta elettronica e legge le notizie online. Mentre mai come adesso le persone acquistano beni e servizi online, ritenendo le transazioni più sicure e affidabili.
Mentre sempre più persone stanno spendendo più tempo e soldi online, sempre più attraverso i dispositivi mobili, gli inserzionisti stanno spostando la loro spesa di conseguenza. Quasi tutta la crescita della spesa pubblicitaria in tutte le sue forme è attribuibile alla crescita del mobile advertising e video online. Gli inserzionisti sono in grado di indirizzare gli annunci agli utenti in base alle loro preferenze, come indicato dal comportamento online, e ciò permetterà loro, sempre di più, di capire meglio come i contenuti vengono recepiti rispetto ai tradizionali annunci in televisione e radio.