L’applicazione dell’Internet of Things, del cloud e della tecnologia M2M alla coltivazione dei vegetali e al controllo minuzioso del cibo che mangiamo tutti i giorni. E’ questo il senso del nuovo trend che si sta diffondendo nel mercato agricolo, con la nascita di un nuovo filone tecnologico accanto allo IoT (Internet of Things) battezzato Internet of Vegetables (IoV), letteralmente Internet delle verdure.
Ma cosa vuol dire? Monitorare e controllare da vicino la produzione di vegetali attraverso strumenti tecnologici, in particolare sensori e sistemi di rilevamento delle percentuali vitaminiche dei prodotti che nascono e crescono in serra, consente di migliorare la qualità e l’apporto nutritivo del cibo coltivato artificialmente.
E’ questo il senso dell’accordo siglato fra Fujitsu e Microsoft, alleati nella produzione di lattuga di altissima qualità nella Akisai Plant Facility di Fujitsu, una sorta di fabbrica in-house super tecnologica, dove la lattuga prodotta contiene percentuali minime di potassio che possono essere mangiate da malati in dialisi e pazienti con malattie renali croniche.
Va in questa direzione il nuovo sistema Iov (Internet of vegetables) di servizi cloud realizzato da Fujitsu in collaborazione con Microsoft, che consente a tecnici e specialisti di migliorare la qualità delle colture grazie all’analisi puntuale degli ingredienti dei prodotti via tablet, immagazzinati poi nella nuvola.