Il mercato delle soluzioni e delle tecnologie Internet Of Things (IoT) è in rapida espansione. Sempre nuove applicazioni IoT trovano posto in più settori dell’economia mondiale e in particolare in ambiente urbano. Il nuovo studio “The Internet of Things: Mapping the value beyond the hype” di McKinsey Global Institute, illustra un trend di crescita rilevante per tali tecnologie, fino ad un valore indicativo di 11 trilioni di dollari a livello globale nel 2025.
Ad emergere più di altri sarà il comparto industriale, quello delle smart factories, con un valore approssimativo di 1.200 – 1.300 miliardi di dollari, seguito da più mercati verticali relativi alle smart cities, che messi assieme arrivano a 5200 miliardi di dollari tra una decina d’anni.
Disgregando quest’ultimo dato, troviamo che buona parte del valore di mercato dell’Internet delle Cose urbana è dato dai settori della sicurezza pubblica, della sanità, del traffico, della gestione efficiente delle risorse (1,7 trilioni di dollari), seguiti da quelli della logistica, della smart mobility, dell’emobility, dai sistemi di navigazione e geospaziali, dall’automazione M2M applicata all’automotive e delle automobili a guida automatica (circa 1400 miliardi di dollari), e per finire dal promettente mercato di tecnologie e servizi smart home, con le soluzioni per l’efficienza energetica, l’interconnessione degli oggetti smart, per la sicurezza e l’automazione (circa 300 miliardi di dollari).
Le condizioni necessarie, secondo il Rapporto McKinsey, affinché tale panorama si affermi tra una decina d’anni, sono:
- interoperabilità dei sistemi IoT;
- utilizzo diffuso e intelligenti degli IoT Data (non solo per prevenire e risolvere anomalie, ma per ottimizzare tale sistemi e massimizzarne il valore);
- potenziamento delle applicazioni B2B e nel settore consumer per i segmenti fitness e automotive;
- maggiore attenzione alle economie emergenti, che da sole varranno il 40% del mercato IoT nel 2025;
- centrare la fortuna del settore sulle persone, sui servizi che ruotano attorno ad esse e le smart communities (elemento declinato in imprese, consumatori, utenti di servizi pubblici e privati, pazienti di strutture sanitarie e molto altro), come ad esempio la telepresenza che da sola potrebbe valere 1.100 miliardi di dollari l’anno.