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Internet delle Cose: a Milano arriva ‘The Things Network’

Dopo l’esperienza di Amsterdam e di tante altre città in tutto il mondo, anche a Milano si costituisce il primo gruppo di lavoro per The Things Network (TTN), con l’obiettivo di realizzare nel capoluogo lombardo una rete wireless per l’Internet delle Cose urbana.

Il modello scelto per sviluppare questa piattaforma IoT cittadina è quello del crowdsourcing, quindi aperto a soggetti pubblici, organizzazioni di cittadini e ovviamente aziende. I dati e il loro flusso incessante (big data) sono la materia prima necessaria per elaborare le informazioni base utili allo sviluppo di servizi di nuova generazione per cittadini e imprese. La tecnologia IoT rende tale lavoro più rapido e preciso, in real time.

Il progetto TTN per Milano sfrutterà la rete di oggetti connessi ed interconnessi proprio per questo scopo: “Rendere disponibile nella città di Milano una architettura abilitante in tema di servizi IoT da utilizzare per vari ambiti applicativi – ha spiegato a Key4biz Giovanni Besozzi, Channel & Business Development Manager di iNebula, uno dei promotori dell’iniziativa milanese – liberando le energie imprenditoriali e della PA per migliorare i servizi verso il cittadino e per facilitare la creazione di servizi IoT per il tessuto imprenditoriale del territorio”.

Del gruppo di lavoro per il TTN di Milano, che si è costituito a metà dicembre, fanno parte, tra le altre aziende, iNebula e GFMnet, ma come ha spiegato Besozzi a Key4biz, la piattaforma è in fase di crescita ed è aperta a nuovi partner che abbiano voglia di partecipare ad un progetto che è principalmente rivolto alla Pubblica Amministrazione locale.

La rete IoT in questione sarà realizzata utilizzando il sistema Lo.Ra. WAN (Long Range WAN), quale tecnologia radio di accesso.  I servizi realizzabili sono diversi e tutti integrabili nei progetti smart city della città di Milano: dal monitoraggio della qualità dell’aria, ai sensori per favorire una mobilità intelligente (smart mobility), dal monitoraggio di aree soggette ad allagamenti (soluzioni di resilienza) al controllo energetico degli stabili comunali (smart buildings), dalla gestione intelligente della pubblica illuminazione (smart lighting) al monitoraggio delle infrastrutture critiche.

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