Si terrà domani al Mise un incontro tecnico (non politico) fra i rappresentanti dell’Itu-R e l’amministrazione italiana sul tema delle interferenze prodotte dal segnale televisivo del digitale terrestre nei paesi confinanti. All’incontro potrebbe prendere parte anche Francois Rancy, direttore generale dell’Itu, l’agenzia delle Nazioni Unite che gestisce le risorse dello spettro internazionale delle frequenze. Non ci sarà invece il sottosegretario alle Comunicazioni Antonello Giacomelli.
L’incontro tecnico di domani l’occasione per fare il punto della situazione e verificare gli sviluppi della road map dell’Italia, impegnata ad eliminare entro fine anno le interferenze con i paesi confinanti in particolare Croazia, Slovenia, Malta, ma anche Francia e Tunisia.
In Italia la questione delle interferenze attende da tempo una soluzione definitiva, visto che il nostro paese finora non ha provveduto a realizzare il coordinamento internazionale dello spettro. E’ per questo che entro dicembre 2014, stando alle iniziali previsioni, le emittenti televisive che producono interferenze sui paesi confinanti dovrebbero liberare lo spettro. In cambio il Ministero prevede un indennizzo di 20 milioni di euro.
Una somma che le tv locali ritengono insufficiente per compensare i danni subiti dagli operatori di rete che saranno colpiti dal provvedimento di sfratto.