L’intelligenza artificiale sta cambiando definitivamente il settore manifatturiero e presto la spesa dell’industria e delle imprese in questa tecnologia potrebbe crescere a 13,2 miliardi di dollari entro il 2025.
Nonostante i vantaggi dichiarati e le grandi attese del mondo imprenditoriale, non va dimenticato che la diffusione dell’IA è legato a doppio nodo con le nuove competenze tecnologiche dei lavoratori e con l’esigenza di raccogliere sempre dati di qualità per alimentare i sistemi di IA.
Nel “World Manufacturing Report. Manufacturing in the Age of Artificial Intelligence”, pubblicato dalla World Manufacturing Foundation, tende a illustrare le grandi opportunità di crescita insite nell’intelligenza artificiale per l’industria manifatturiera, fino alle piccole e medie imprese, senza dimenticare le sfide legate al suo utilizzo.
Quest’anno, gli investimenti in IA delle imprese manifatturiere dovrebbero raggiungere i 9,5 miliardi di dollari a livello mondiale. Meglio del manifatturiero solo il settore bancario e finanziario, che potrebbe arrivare a spendere in IA più di 12 miliardi di dollari.
Altri mercati particolarmente attenti all’intelligenza artificiale sono il retail, con una stima di 9,3 miliardi di dollari di investimenti in soluzioni IA quest’anno, la Pubblica Amministrazione, con 8,9 miliardi, e il settore sanitario, con 5,3 miliardi di dollari.
Nell’84% dei casi le organizzazioni considerano la spesa in soluzioni IA come necessaria per ottenere un più alto elevato vantaggio competitivo. Un altro 75% considera questa tecnologia come fattore abilitante per accedere a nuovi mercati.
Poco meno del 75%, invece, considera la possibilità che grazie all’IA nuove organizzazioni potranno entrare nel proprio mercato e creare nuova concorrenza. Motivo in più per investire e cercare di trarre vantaggio dall’innovazione.