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Intelligenza artificiale, alla Camera annunciata indagine conoscitiva

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Alberto Gusmeroli, presidente della Commissione Attività produttive alla Camera dei Deputati, ha annunciato oggi l’avvio di un’indagine sull’IA: “Riguardo a vantaggi e rischi, è necessario essere consapevoli di entrambi, in modo tale da governare la transizione digitale e tecnologica in corso, massimizzando i benefici per le nostre imprese”.

Vantaggi e rischi legati all’IA, parte l’indagine conoscitiva alla Camera

Sappiamo bene quanti e quali siano i vantaggi che l’intelligenza artificiale (IA) può assicurarci, a livello economico, finanziario, produttivo, sociale e culturale. Grazie a questa tecnologia il mondo delle imprese vedrà crescere il proprio business, in campo scientifico si raggiungeranno traguardi storici, in quello sociale e culturale si potranno sviluppare nuovi progetti e soluzioni innovative per migliorare la qualità della nostra vita.

L’IA, però, non comporta solo vantaggi, anche molti rischi, su cui sia il Governo italiano, sia le istituzioni europee, stanno lavorando da tempo per realizzare un quadro regolatorio completo e offrire gli strumenti giuridici adeguati a normare un settore molto delicato come quello delle tecnologie avanzate.

L’indagine conoscitiva alla Camera

Oggi, Alberto Gusmeroli, presidente della Commissione Attività produttive alla Camera dei Deputati e responsabile dell’area fisco della Lega, ha annunciato l’avvio ufficiale di un’indagine conoscitiva sull’intelligenza artificiale.

A proposito di vantaggi e rischi, Gusmeroli ha spiegato che “è necessario essere consapevoli di entrambi, in modo tale da governare la transizione digitale e tecnologica in corso, massimizzando i benefici per le nostre imprese”.

Obiettivo: fornire un quadro organico e strutturato dello stato dell’arte dell’IA nel nostro Paese

Come spiegato in una nota dal Presidente di Commissione, “l’indagine è finalizzata ad acquisire le conoscenze necessarie per arrivare alla stesura di un progetto di Legge sull’IA, con un approccio positivo, che parte dall’ascolto”.

Seguendo questa impostazione, “sì possono scrivere delle buone leggi”, ha aggiunto Gusmeroli: “Come già accaduto per l’indagine conoscitiva sul Made in Italy tradotta nella legge ‘Disposizioni organiche per la valorizzazione, promozione e tutela del Made in Italy“.

Nelle prossime settimane saranno audite le categorie produttive, i consumatori, studiosi ed esperti di Università e centri di ricerca, con l’obiettivo di avere un quadro di riferimento completo sullo stato dell’arte dell’IA in Italia.

L’UE adotterà la prima legge al mondo sull’intelligenza artificiale

Un buon punto di partenza per iniziare a lavorare su un tema così rilevante per l’economia e la società italiana, ma anche europea.

Il Parlamento europeo ha stabilito, infatti, che l’uso di questa tecnologia nei Paesi dell’Unione europea sarà regolamentato da un’apposita legge sull’intelligenza artificiale, la prima al mondo di questo tipo, al fine di garantire garantire migliori condizioni per lo sviluppo e l’uso di questa innovativa tecnologia.

La priorità dell’Europarlamento è quella di assicurarsi che i sistemi di intelligenza artificiale utilizzati nell’UE siano sicuri, trasparenti, tracciabili, non discriminatori e rispettosi dell’ambiente.

tali sistemi dovrebbero essere supervisionati da persone, anziché da automazione, per evitare conseguenze dannose.

Il Parlamento europeo, infine, vuole anche stabilire una definizione tecnologicamente neutra e uniforme per l’IA che potrebbe essere applicata ai futuri sistemi di intelligenza artificiale.

Ora partiranno i negoziati con i Paesi UE in Consiglio per la stesura finale della legge e nel migliore dei casi riusciremo a raggiungere un accordo definitivo entro la fine del 2023.

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