Il capo di Instagram, Adam Mosseri, ha annunciato la sospensione del progetto Instagram under 13, l’iniziativa destinata ai bambini di meno 13 anni trapelata nei mesi scorsi e che aveva scatenato polemiche.
Attraverso un post sul blog di Instagram, Mosseri ha annunciato la decisione di “mettere in pausa” il progetto almeno per pò di tempo. “Pur sostenendo la necessità di sviluppare questa esperienza – scrive – abbiamo deciso di mettere in pausa questo progetto. Questo ci darà il tempo di lavorare con genitori, esperti, responsabili politici e autorità di regolamentazione, per ascoltare le loro preoccupazioni e dimostrare il valore e l’importanza di questo progetto online per i giovani adolescenti di oggi”.
We’re pausing “Instagram Kids”, although we believe building it is the right thing to do. More here: https://t.co/bwCyUn97So
— Adam Mosseri 😷 (@mosseri) September 27, 2021
Facebook (che possiede Instagram) si difende poi dalle accuse emerse dall’inchiesta del Wall Street Journal secondo cui la piattaforma aumenta ansia e depressione negli adolescenti.“Contrariamente alla caratterizzazione del Wall Street Journal – si legge in un post di Pratiti Raychoudhury, Vice President, capo della ricerca di Facebook – la ricerca di Instagram mostra che su 11 dei 12 problemi di benessere, le ragazze adolescenti che hanno affermato di aver lottato con quei problemi difficili hanno anche affermato che Instagram le ha rese migliori anziché peggiori. Facciamo ricerche interne per scoprire come possiamo migliorare al meglio l’esperienza per gli adolescenti e la nostra ricerca ha informato di cambiamenti del prodotto e nuove risorse”.
La ricerca interna di Facebook: aumento di ansia e depressione per il 32% delle adolescenti
La ricerca interna di Facebook e svelata dal WSJ evidenziava come su Instagram una giovane utente su tre sviluppa disturbi di percezione del proprio corpo, mentre altri ritengono che la piattaforma provochi loro angoscia e un aumento delle tendenze depressive.
Il Wall Street Journal ha ottenuto i risultati delle ricerche condotte da Facebook dal 2019 in poi, sul mondo in cui Instagram influenzi gli utenti più giovani. “Il 32% delle ragazze adolescenti ha affermato che quando si sentivano male per il proprio corpo, Instagram le faceva sentire peggio”, secondo quanto riferito dai ricercatori. “I confronti su Instagram possono cambiare il modo in cui le giovani donne si vedono e si descrivono”, continua la ricerca. “Noi peggioriamo i problemi di immagine corporea per una ragazza adolescente su tre. Gli adolescenti incolpano Instagram anche per l’aumento di ansia e depressione“. E ancora: “Il 13% degli utenti britannici e il 6% di quelli americani hanno manifestato pensieri suicidi”.
Lo studio condotto da Facebook negli ultimi anni consegna dunque un quadro allarmante sul ruolo di Instagram nella quotidianità degli adolescenti. Ma quel che spaventa di più è che il social “madre” sia a conoscenza dei limiti e della pericolosità della piattaforma e che la ricerca sia stata fin qui tenuta “segreta” nelle stanze di Menlo Park.