L’ecosistema delle startup e dell’innovazione in Italia continua la sua crescita guardando ad un’economia sempre più orientata al digitale. L’importanza di promuovere incentivi e maggiore attrattività degli investimenti risulta essere una priorità sia per il Governo italiano che per l’Unione Europea.
Se da un lato c’è la necessità di colmare questo divario digitale, dall’altro c’è l’obbligo di supportare maggiormente le future generazioni per disincentivare fenomeni quali la fuga dei cervelli e il cosiddetto fenomeno dei Neet, cioè quei giovani che non studiano e non lavorano in Italia.
Con questa dovuta premessa, è importante sottolineare come nel mondo dell’innovazione, gli investimenti legati a progetti sulla sicurezza cibernetica risultano essere una grande opportunità di sviluppo per l’ecosistema paese, da un lato per salvaguardare gli spazi digitali e dall’altro per garantire la sicurezza dei dati.
Molti sono i dibattiti oggi nel quale vengono chiamati esperti del settore della cybersecurity, istituzioni e agenzie preposte per le public policy legati alla sicurezza e aziende di eccellenza in diversi settori merceologici. Nel corso del 2024 di particolare rilevanza l’incontro promosso dall’Associazione Nazionale Giovani Innovatori lo scorso 16 Aprile in merito alla quarta edizione dell’Innovation Cybersecurity Summit. Una manifestazione promossa dalle principali istituzioni italiane ed europee, che ha visto la presenza del gotha del mondo della cybersecurity. L’occasione della conferenza è stata propizia anche per la presentazione del manifesto dei giovani innovatori nelle mani del Governo su tre punti cardine per lo sviluppo del mondo innovazione per la difesa.
In un contesto geopolitico caratterizzato negli ultimi mesi da situazioni difficili legate alle vicende internazionali sulle situazioni conflittuali in Israele, Ucraina e Russia, si evidenzia pertanto ancor di più l’importanza di un impegno per rafforzare la capacità diplomatica mirata a una risoluzione pacifica dei conflitti e allo stesso tempo alla capacità di guardare all’innovazione come punto cardine per la sicurezza della popolazione e per una crescita economica e sociale che punti all’inclusione e al benessere.
L’impegno portato avanti in questi mesi da parte dell’Unione Europea sulla gestione dei fondi del piano nazionale di ripresa e resilienza che e sul dialogo internazionale promosso dal G7 a Presidenza italiana, ha messo in luce tutte quelle buone pratiche legate alla transizione ecologica e digitale che guardi alla sostenibilità, al rispetto dell’ambiente e ad un maggiore impegno nello sviluppo delle imprese e dell’accrescimento economico.
Fondamentale sarà mantenere tale impegno e soprattutto renderlo il più concreto possibile in quanto il mettere a terra queste progettualità sarà fondamentale per il rilancio dei territori e soprattutto per una maggiore capacità di attrarre investimenti per un’Italia, riacquistando così la sua centralità nell’area del Mediterraneo e colmando le sue lacune come ecosistema innovativo e imprenditoriale rispetto agli altri Stati membri dell’Unione Europea.
Le innovazioni quali l’intelligenza artificiale, la robotica e la sicurezza cibernetica infine rappresentano sicuramente tre punti su cui si concentreranno i maggiori investimenti e l’auspicio è che ci possa essere una partecipazione di tutti i principali attori dell’ecosistema economico italiano ed europeo al fianco delle istituzioni preposte per gestire nel migliore dei modi questo percorso, mettendo al centro i giovani, le startup e il benessere della cittadinanza.