Favorire le politiche sociali degli enti pubblici e le strategie aziendali orientate all’innovazione sociale, promuovere in tutti i settori le tecnologie digitali e della smart city, sostenere le startup e le piccole e medie imprese sul territorio, mobilitare tutte le risorse possibili per creare nuovi posti di lavoro, sono alcuni dei punti qualificanti del bando dell’Unione europea “Fast Track to Innovation”.
L’azione pilota per l’innovazione in Europa rientra nel programma Horizon 2020 ed è dotata di un fondo di 200 milioni di euro. Per inoltrare la candidatura dei propri progetti c’è tempo fino al 1° dicembre 2015.
Come recita una nota Ue, sono chiamati a partecipare in primo luogo le industrie, le piccole e medie imprese, ma anche le Università, gli organismi di ricerca e tutti gli attori che possono avere un ruolo di rilievo nel processo di innovazione economica, sociale, culturale, quindi anche organizzazioni di cluster, associazioni industriali, incubatori di startup, investitori, utenti finali ed enti pubblici.
Fino ad oggi sono stati presentati 580 progetti e la Commissione europea ne ha selezionate 78, provenienti da 18 stati membri, che hanno ricevuto singolarmente fino a 2,5 milioni di euro per progetti di innovazione e sviluppo. Inoltre, 178 nuovi progetti, presentati da altre 199 Pmi appartenenti a 25 stati differenti, sono state selezionate per ricevere 50.000 euro ciascuna destinati a finanziare gli studi di fattibilità.
Obiettivi di massima del bando Ue:
- ridurre il tempo dall’idea al mercato;
- stimolare la partecipazione dei candidati per la prima volta ai finanziamenti dell’UE per la ricerca;
- aumentare gli investimenti del settore privato nella ricerca e nell’innovazione.
I contributi di finanziamento sono fissati al 70% dei costi ammissibili. Il contributo indicativo Ue per ogni azione dovrebbe essere tra 1 milione e 2 milioni di euro, ma in casi debitamente giustificati può essere considerato un contributo fino a 3 milioni di euro.