Studio BCG

Innovazione e Big Data: il binomio comincia a pagare

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Secondo uno studio BCG, le aziende leader nell’uso dei big data generano ricavi del 12% più alti di quelli che non provano ad avvantaggiarsi dalla big data analytics. Per l’Italia, solo Fiat nella classifica BCG 'The Most Innovative Companies 2014’.

C’è solo un’italiana, la Fiat (che ormai si chiama FCA) tra le 50 aziende più innovative del 2014 secondo lo studio di Boston Consulting Group (BCG) ‘The Most Innovative Companies 2014: Breaking Through Is Hard to Do’.

Spicca il fatto che tra le prime 10 aziende, 6 appartengono al settore digitale: le prime 5 sono, in ordine, Apple (per il decimo anno consecutivo), Google, Samsung, Microsoft e IBM. Seguono Amazon, Tesla Motors, Toyota, Facebook e Sony. Tra le ‘sorprese’, in 35esima posizione troviamo il produttore cinese di smartphone Xiaomi, che entra in classifica per la prima volta. Tesla, Fiat, Cisco e Siemens stanno facendo grandi progressi, con balzi di oltre dieci posizioni rispetto allo scorso anno.

The Most Innovative Companies 2014

The Most Innovative Companies 2014

Tra i tanti dati che emergono dal report, uno molto interessante riguarda il legame tra innovazione e Big data: le aziende con un forte orientamento all’innovazione sono tre volte più propense ad affidarsi all’analisi dei big data e al data mining rispetto a quelle meno innovative (57% contro 19%).

Il 67% delle aziende più innovative sostiene inoltre che il ricorso a questi strumenti sta cominciando a pagare, mentre secondo lo studio, i leader nell’uso dei big data generano ricavi del 12% più alti di quelli che non provano ad avvantaggiarsi dalla big data analytics.

The Most Innovative Companies 2014

The Most Innovative Companies 2014

Tra gli altri risultati dello studio, emerge che per 3 dirigenti su 4 l’innovazione è tra le prime tre priorità per l’azienda, il 64% degli executive che prevede di aumentare le spese rispetto al 2013.

Emerge infine dallo studio che il 70% delle aziende incluse nella classifica Fortune 500 dispone di una propria app mobile ma meno del 50% ha un sito per il mobile.

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