Il programma CEF 2021-2027 e le infrastrutture sostenibili e ad alta efficienza
Via libera da parte del Consiglio dell’Union europea per il Meccanismo per collegare l’Europa (Connecting Europe Facility o CEF), che ha adottato il programma di finanziamenti da 33,71 miliardi di euro per lo sviluppo di infrastrutture sostenibili e di elevata efficienza nei settori trasporti, digitale e dell’energia, per il periodo 2021-2027.
Un altro tassello per connettere tutti gli Stati europei tra loro, a cui manca solo il voto finale del Parlamento europeo, ma appare una cosa quasi scontata: “Siamo riusciti a confermare l’adozione, da parte del Consiglio, del regolamento che istituisce il meccanismo per collegare l’Europa, a seguito del trilogo finale che abbiamo avuto con il Parlamento l’11 marzo e sulla base di tutto il duro lavoro svolto dalle precedenti presidenze del Consiglio”, ha dichiarato in una nota Pedro Nuno Santos, ministro portoghese delle Infrastrutture e dell’edilizia abitativa, nonché presidente del Consiglio Ue.
“L’MCE ha apportato un notevole contributo all’integrazione europea – ha aggiunto Nuno Santos – in particolare facilitando i collegamenti transfrontalieri, promuovendo la coesione e la sostenibilità e rafforzando la competitività attraverso investimenti mirati nelle infrastrutture. Questo secondo MCE è ancora più forte e svolgerà un ruolo significativo nella ripresa post-COVID e nella costruzione di un’UE a impatto climatico zero”.
Le risorse per le nuove reti nei trasporti, nel digitale e nel settore dell’energia
Quasi 26 miliardi di euro saranno destinati al settore trasporti, all’ammodernamento delle infrastrutture (ferroviarie, marittime, stradali e per la navigazione interna) preesistenti e allo sviluppo di quelle nuove sempre in chiave di sostenibilità e sicurezza.
Altri 5,84 miliardi di euro saranno destinati al settore dell’energia, per accelerare l’integrazione del mercato europeo dell’energia, migliorando l’interoperabilità transfrontaliera e intersettoriale delle reti energetiche, facilitando la decarbonizzazione e garantendo la sicurezza dell’approvvigionamento.
Sempre per questo settore strategico, saranno disponibili finanziamenti anche per i progetti transfrontalieri per la produzione di energia rinnovabile.
Più di due miliardi di euro, infine, andranno al digitale, partendo da due presupposti fondamentali: “La trasformazione digitale dell’economia e della società in generale dipende dall’accesso universale a reti affidabili e convenienti ad alta e ad altissima capacità”; “la connettività digitale è inoltre un fattore decisivo per colmare i divari economici, sociali e territoriali”.
Il programma adottato dal Consiglio avrà effetti positivi anche per la mobilità interconnessa e automatizzata, ma anche per i carburanti alternativi e l’elettrificazione, integrando i tre settori chiave per la crescita economica e l’Unione (politica, culturale e industriale) europea, con l’azione per il clima e l’ambiente, la decarbonizzazione e il raggiungimento dell’obiettivo della neutralità climatica per metà secolo.