Il processo di trasformazione digitale e le novità introdotte dall’industria 4.0 non solo stanno alterando in maniera drastica ed irreversibile la società in cui viviamo e il mondo del lavoro come lo abbiamo conosciuto, ma a seconda dei contesti richiedono soprattutto una revisione del concetto stesso di infrastruttura.
Reti di comunicazione/telecomunicazione, strade, ponti, dighe, reti di distribuzione dell’energia, del gas, delle risorse idriche, sono solamente alcune delle infrastrutture universalmente riconosciute come strategiche e critiche e che dovranno cambiare sotto la spinta dell’innovazione tecnologica.
La trasformazione digitale sembra aver toccato ancora marginalmente questo settore così rilevante per il funzionamento della nostra organizzazione sociale ed economica, ma evidentemente è solo questione di tempo e di superamento di alcuni ostacoli, principalmente finanziari e politici.
Certo non mancano esempi di digitalizzazione avanzata di infrastrutture modello, in diverse città del mondo, ma possiamo dire con certezza che nel suo insieme il settore delle infrastrutture è indietro in questo processo di innovazione e trasformazione digital oriented.
Il nuovo Report pubblicato dal World economic forum (Wef) – Global Future Council on Infrastructure, dal titolo “Transforming infrastructure. Frameworks for bringing the fourth industrial revolution toinfrastructure”, è dedicato proprio alla comprensione dei motivi che hanno portato a questa situazione di ritardo, alle diverse situazioni regionali, al ruolo delle tecnologie digitali e ICT e alle soluzioni da impiegare per riallineare le infrastrutture al passo dell’innovazione tecnologica.
Mettendo insieme idee, progetti, esperienze e conoscenze, i ricercatori del Wef sono sicuri che il mercato e i suoi attori riusciranno ad immaginare e realizzare nuove infrastrutture, efficienti, sicure, di qualità, aperte al futuro e alle sue esigenze di adattamento e resilienza (anche in considerazione dei cambiamenti climatici, del surriscaldamento globale e della scarsità di risorse naturali ed energetiche).
Anche in questo settore, l’innovazione porterà con sé grandi opportunità di crescita.
Ad esempio, il mercato delle infrastrutture 5G dovrebbe passare dai 784 milioni di dollari stimati per il 2019 ai 47,8 miliardi di dollari attesi per il 2027.
Sono le infrastrutture d’altronde a consentire il cambiamento, l’innovazione, la crescita economica e lo sviluppo sociale di un territorio. Anche i progetti smart city di tutto il mondo partono da questo presupposto fondamentale.
Un Report, quello pubblicato dal Council del Wef, che si offre come guida per esplorare le principali questione ancora aperte su come integrare al meglio trasformazione digitale, industria 4.0 e infrastrutture di un Paese.
Si passa dal ruolo della Pubblica Amministrazione all’importanza della tutela della proprietà intellettuale, dall’utilizzo dei big data e degli analytics alla centralità delle smart cities, fino alle strategie governative ed industriali migliori per promuovere infrastrutture di nuova generazione e attrarre gli investimenti necessari.
In particolare, tra i diversi case studies presentati nel Rapporto, c’è una nuova infrastruttura sperimentale per la ricarica di veicoli elettrici all’interno della Utah State University (USA), la piattaforma big data & analytics del porto di Brisbane (Australia), il sistema smart di trattamento dei rifiuti di Indore (India) e i microgeneratori solari per smart home in Bangladesh.