La trasformazione digitale sembra aver sviluppato molto rapidamente gli anticorpi al Coronavirus. La crisi generata dalla pandemia si potrebbe superare proprio grazie agli investimenti in innovazione tecnologia, infrastrutture e tecnologie emergenti.
Stando alle nuove stime diffuse da Haitong Securities, la Cina potrebbe investire 3,78 trilioni di dollari in infrastrutture per la trasformazione digitale tra il 2020 ed il 2025.
O, almeno, questo è quello che le grandi imprese nazionali hanno chiesto alle massime autorità di Pechino in occasione della sessione annuale del Congresso nazionale del popolo cinese e della Conferenza consultiva politica popolare cinese.
Un piano per gli investimenti
Un accenno alle nuove misure per implementare la crescita digitale del Paese sono evidenziate nel 2020 Government Work Report.
Una media di 63 miliardi di dollari al mese e la fetta più grande degli investimenti andranno proprio alle infrastrutture dell’Information technology (IT), circa 2,38 trilioni di dollari.
In particolare, alcuni settori considerati strategici dal Governo cinese, come 5G, data center, industrial internet, intelligenza artificiale, efficienza energetica, fonti rinnovabili, stazioni di ricarica per veicoli alimentati in maniera alternativa, nuove reti ferroviarie ultra veloci, potrebbero ricevere investimenti per 463 miliardi nei prossimi cinque anni.
Alcune multinazionali tecnologiche cinesi hanno già avviato progetti multimiliardari per l’innovazione, come Tencent, che ha annunciato una spesa di 70 miliardi di dollari in data center, cloud e intelligenza artificiale.
Alibaba ha annunciato 28 miliardi di dollari di investimenti in infrastrutture cloud.
Sulle reti commerciali 5G e relative base station, nelle principali città cinesi, saranno spesi 25 miliardi di dollari dagli operatori China Mobile, China Telecom e China Unicom.
La sola Città Stato di Shanghai ha avviato un piano di spesa in digital transformation pari a 37,7 miliardi di dollari in tre anni.
Infrastrutture per crescere
Le richieste dei grandi gruppi industriali e delle Big Tech della nazione cinese vanno nella direzione di un cambio di passo nella pianificazione economica tradizionale. Il motto è investire di più per contare di più. La sfida è nella capacità di competere e di raggiungere la leadership nell’high tech globale.
Le infrastrutture sono viste come la pietra angolare della crescita del futuro, i dati sono il nuovo petrolio e l’internet industriale sarà la cassetta degli attrezzi per passare alla nuova fase della rivoluzione digitale, quando la trasformazione di interi settore chiave dell’economia sarà completata.
La corsa alla connettività e alla società digitale è ormai partita in Cina. Il 93,1% della popolazione dai 2 ai 18 anni ha navigato su internet nel 2019 e senza grandi differenze tra aree urbane e aree rurali.
Il digital divide in Cina sta per essere ridotto a zero e la prova ne sono i dati messi a confronto tra città e campagna.
La penetrazione di internet in città tra i minori è del 94%, il 3,6% in più rispetto al dato delle aree rurali. Una differenza che si è ridotta sensibilmente, visto che la forbice nel 2018 era del 5,5%.