Infrastrutture critiche, quanto spenderemo per la loro cyber difesa?
A partire dalla pandemia da Covid-19, con i lockdown e i blocchi alle attività sociali, gli investimenti in soluzioni e tecnologie per la sicurezza informatica delle infrastrutture critiche è andata aumentando progressivamente in tutto il mondo.
Secondo stime contenute nel Report pubblicato da ABI Research, dal titolo “Critical Infrastructure Security“, la spesa globale per la cybersecyurity delle infrastrutture critiche raggiungerà i 380 miliardi di dollari entro il 2027.
Un aumento degli investimenti in questo settore cruciale valutabile attorno ad un +80% rispetto ai 213 miliardi di dollari attesi per la fine del 2023.
Cosa sono le infrastrutture critiche e perché è fondamentale proteggerle
Le infrastrutture critiche (IC), secondo una definizione standard a livello istituzionale, sono le risorse materiali, i servizi, i sistemi di tecnologia dell’informazione, le reti e i beni infrastrutturali che, se danneggiati o distrutti, causerebbero gravi ripercussioni alle funzioni cruciali della società, tra cui la catena di approvvigionamenti, la salute, la sicurezza e il benessere economico o sociale dello Stato e della popolazione.
Parliamo di infrastrutture critiche senza le quali, come spiegato, si potrebbero avere gravi ripercussioni nell’offerta di servizi basilari per la collettività, come le amministrazioni pubbliche centrali, la salute e la sanità, i trasporti, l’acqua e l’energia, l’informazione e la comunicazione, la sicurezza pubblica e alimentare.
Il nostro ministero dell’interno ci fornisce una lista esaustiva delle principali IC del nostro Paese.
Gli USA il Paese che investirà di più al mondo. La Difesa in cima alla lista della spesa
A livello di spesa per nazione, gli Stati Uniti sono quelli che investiranno di più in soluzioni e tecnologie di cybersecurity per le IC nazionali, più o meno attorno ai 237 miliardi di dollari entro il 2027, secondo lo studio.
Probabilmente la spesa generale in questo tipo di mercato tenderà a ridursi progressivamente con il passare degli anni e con la fine dell’emergenza Covid-19 in tutto il mondo, che aveva portato ad un drastico aumento degli investimenti soprattutto per la cybersecurity nella sanità, nei trasporti e nelle reti di comunicazione.
Secondo Michael Amiri, Senior Industrial Cybersecurity Analyst presso ABI Research, il settore della Difesa registrerà la spesa maggiore, pari a circa 52 miliardi di dollari entro i prossimi quattro anni.
In questo caso il volume di spesa dovrebbe aumentare nei prossimi anni, sia per le crescenti tensioni geopolitiche, sia per l’attuale conflitto in Ucraina.