È atteso per martedì prossimo il piano della Commissione europea sulla cosiddetta Industry 4.0, un concetto introdotto in Germania nel 2012 per indicare la visione di una ‘fabbrica intelligente’, caratterizzata da processi produttivi completamente automatizzati e digitalizzati attraverso (anche) un utilizzo massivo delle tecnologie dell’Internet delle cose.
La Ue, nell’ambito della strategie per il Digital Single Market, punta forte su quella che viene ormai definita la ‘quarta rivoluzione industriale’ e prevede di promuovere la digitalizzazione dell’industria attraverso un’iniezione di capitali per 5 miliardi di euro. Somma che dovrebbe attirare investimenti privati per almeno 18 miliardi.
Digitising EU industry means profiting from the 4th Industrial Revolution https://t.co/PBcbYucG21 #DigitiseEU #hm16 pic.twitter.com/BC41YhOOH8
— Günther H. Oettinger (@GOettingerEU) 15 aprile 2016
L’Industry 4.0 sta catalizzando attenzione e investimenti in tutto il mondo. Oltre 2 mila aziende di nove settori in 26 paesi, coinvolte nel recente studio “Industry 4.0: Building the digital enterprise” di PwC, si sono dette pronte a investire complessivi 907 miliardi di dollari l’anno da qui al 2020 per digitalizzare le principali attività della loro catena verticale e per introdurre nuove funzionalità digitali e servizi innovativi data-based.
Le aziende intervistate stanno investendo anche nella formazione dei loro dipendenti e stanno approntando i necessari cambiamenti organizzativi per aprire le porte alla digitalizzazione. Più della metà ritiene di riuscire ad ammortizzare l’investimento nel giro di due anni.
Nel corso di questa transizione i manager stimano una riduzione dei costi del 3,6% l’anno e ricavi aggiuntivi in crescita mediamente del 3% l’anno. Per PwC, questo si traduce in risparmi per 421 miliardi e in una simultanea crescita dei ricavi pari a 493 miliardi.
Se anche la metà di queste aspettative fosse soddisfatta, l’Industry 4.0 potrebbe seriamente l’ambiente competitivo nel prossimi 5 anni, dando vita ad ecosistemi industriali completamente digitalizzati con al centro i prodotti fisici.
“Le aziende sono pienamente consapevoli degli enormi vantaggi della digitalizzazione e stanno investendo in maniera cospicua”, ha affermato l’analista PwC Reinhard Geissbauer, secondo cui la transizione sta avvenendo in egual misura in tutti i paesi esaminati, non solo nei Paesi industrializzati.
Data analytics e sicurezzza, binomio che trainerà l’Industry 4.0
A guidare l’Industry 4.0 sarà l’analisi dei dati. Per l’80% delle società intervistate, i processi di data analytics avranno un’influenza significativa sui processi decisionali nei prossimi 5 anni, permettendo un ulteriore sviluppo dei prodotti che consentirà di aggiungere servizi e offerte perfettamente allineati alle esigenze dei clienti.
L’implementazione di seri processi di data analytics richiederà tuttavia uno sforzo notevole in termini di incremento della cultura e della formazione digitale all’interno delle aziende. Servono algoritmi, specialisti nell’analisi dei dati e divisioni ad hoc perché, spiega PwC, non ci si può affidare all’esperienza individuale quando si tratta di raccogliere e analizzare grandi quantità di dati.
Un prerequisito per una digitalizzazione di successo è la sicurezza dei dati, che richiede alle aziende di investire nella sicurezza dei sistemi e di definire standard chiari per la protezione dei dati.
Digitalizzazione orizzontale e verticale
La digitalizzazione – spiega PwC – ha un impatto orizzontale e verticale sulla catena di valore che implica la creazione di soluzioni digitali complesse. Questo vuol dire che, da un lato, le aziende hanno bisogno di integrare meglio i processi e di digitalizzare il flusso di dati in senso verticale – dallo sviluppo e l’approvvigionamento dei prodotti e fino alla produzione, alla logistica e ai trasporti. D’altra parte, significa anche instaurare una rete orizzontale con i principali fornitori, i clienti e altri partner della catena del valore, utilizzando ad esempio soluzioni track and trace per monitorare e rintracciare i prodotti.
Ma perché le aziende stanno spingendo sull’Industry 4.0? Gli obiettivi, in realtà, differiscono di paese in paese: in Giappone e Germania, spiega PwC, le aziende puntano sulla digitalizzazione per aumentare efficienza e qualità del prodotto. Negli Usa, l’esigenza più pressante è quella di sviluppare nuovi modelli di business con l’aiuto dei sistemi e dei servizi digitali. Il settore manifatturiero cinese si sta concentrando sui sistemi per ridurre i costi e far fronte così alla concorrenza.