L’industria 4.0 continua ad affermarsi a livello globale come leva strategica per la ripresa della produttività in generale e del manifatturiero nello specifico. La trasformazione digitale dell’esistente passa prima di tutto per la diffusione dell’automazione delle grandi imprese, come anche delle medie e delle piccole.
Secondo un Rapporto di gennaio 2018, pubblicato da Homeland Security Research, il settore dell’industry 4.0 è stato stimato attorno ai 214 miliardi di dollari entro il 2023. Un dato in crescita rispetto le stime più recenti, come quella di Market sand Markets Research, che alcuni mesi fa attestava il mercato delle tecnologie e dei servizi dell’industria 4.0 sui 152 miliardi di dollari per il 2022.
Se prendiamo in considerazione, invece, il mercato mondiale della smart manufacturing, un nuovo studio Research and Markets valuta tale settore attorno ai 400 miliardi di dollari nel 2025.
Un ecosistema 4.0 in forte crescita, insomma, grazie soprattutto all’introduzione di tecnologie innovative all’interno dei sistemi industriali classici: infrastrutture cloud, l’Internet delle cose/sensoristica, stampanti 3D, soluzioni per la cybersecurity, tecnologie per tracciare tutto ciò che si muove in catena di produzione e molto altro.
Ma in un microsistema industriale come quello che caratterizza le fabbriche intelligenti già oggi al lavoro si deve confrontare con sfide di rilievo globale, dove la competitività di un’impresa si misura anche e soprattutto nella sua capacità di raccogliere dati sempre più in profondità e in quella di elaborarli e trasformarli in informazioni sensibili, utili a portare avanti in maniera efficace le strategie aziendali.
Le smart farm consentiranno di gestire produzioni flessibili, personalizzate con lotti di produzione anche molto piccoli a costi competitivi. A cambiare saranno soprattutto i processi, grazie a fattori abilitanti come Internet of Things e analytics, che mettono i dati al centro.
Su questo terreno di innovazione continua nasce una nuova collaborazione annunciata stamattina da Italtel con Rold. Le due aziende, si legge in una nota, collaboreranno per “realizzare soluzioni tecnologiche ripetibili e innovative e sviluppare progetti congiunti di innovazione, da commercializzare sul mercato Industria 4.0 a clienti italiani e internazionali, anche facendo leva sulla creazione di un ecosistema di partner”.
Il primo risultato di questa collaborazione, una soluzione di connected machine in ambito Industry 4.0, sarà in mostra nello stand di Exprivia-Italtel (2G10) al World Mobile Congresso che aprirà il prossimo 26 febbraio a Barcellona.
“Insieme a Rold saremo al fianco delle imprese che devono affrontare una profonda trasformazione, ripensando e riorganizzando la catena del valore per arrivare a un modello industriale ultra-connesso che è fattore chiave di competitività e crescita”, ha commentato Stefano Pileri, amministratore delegato di Italtel.
Punto centrale della collaborazione tecnologica sono i dati, come anticipato, e la piattaforma SmartFab di Rold offre una soluzione efficiente per il monitoraggio intelligente delle linee di produzione, nella logica della digitalizzazione dei processi industriali, che ben si integra con l’esperienza di Italtel nelle attività di system integration, nelle soluzioni di big data & analytics e nel supporto all’ingegnerizzazione ed erogazione di servizi di assistenza tecnica.
“Rold Smartfab consente di digitalizzare la produzione rapidamente, connettendo le macchine e ricavando dati in real-time, utili per un monitoraggio veloce, ma preciso. Oltre a ciò promuove lo sviluppo delle competenze di manufacturing avanzato, facendo crescere la cultura digitale dei manager che operano nelle aziende manifatturiere perché siano esempio e guida per i loro collaboratori”, ha precisato Laura Rocchitelli, Presidente Rold.