Positivi i dati diffusi dall’Osservatorio Anie Confindustria sui quattro mercati strategici dell’industria tecnologica italiana: manifatturiero, building, energia e infrastrutture. Le imprese attive nei diversi settori hanno raggiunto nel 2018 una crescita del fatturato aggregato totale del 4.7%, con l’elettronica che è cresciuta del 7.1% e l’elettrotecnica del 4.0%.
il mercato dell’energia, nella componente della produzione (tradizionale e rinnovabili) e investimenti sulla rete, vede un andamento di segno positivo dell’8,5%. Cresce il settore trasporti con + 4.1% e prosegue il graduale recupero per il building (+2.1%), in un quadro di moderato riavvio degli investimenti nel settore delle costruzioni.
Si conferma un andamento sostenuto per le tecnologie attive sul mercato dell’industria manifatturiera, che vede una crescita annua del fatturato del 7,5%, “seppure vi sia stata una significativa contrazione nel secondo semestre che ha ridimensionato una previsione di crescita a doppia cifra confermando che l’incertezza sul rinnovo degli incentivi – iperammortamento in primis – ha generato una forte decelerazione degli investimenti”, si legge nella nota ai dati dell’Osservatorio.
“Chiediamo alle Istituzioni di proseguire sulla digitalizzazione delle Infrastrutture di rete, asset fondamentale per il rilancio del Paese; di dare continuità al Piano Industria 4.0, attraverso incentivi adeguati e modulati sul medio – lungo periodo, con risorse destinate alla formazione che rappresenterà un elemento determinante”, ha dichiarato Giuliano Busetto, il Presidente Anie.
“Dare concretezza al raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità del Piano Clima ed Energia attraverso una maggiore spinta verso il vettore elettrico. Mettiamo a disposizione le nostre competenze per un piano di interventi strutturati e che veda l’impiego di soluzioni tecnologiche in grado di garantire la riduzione delle congestioni, la sicurezza e il bilanciamento della rete. E ancora: chiediamo di traguardare la digitalizzazione del Building che deve diventare un “nodo intelligente” all’interno di città sempre più smart”, ha precisato il Presidente.
Guardando ai segnali relativi al primo semestre 2019, secondo l’Osservatorio emergono segnali contrastanti e i saldi tra previsioni di aumento e diminuzione per le diverse variabili analizzate risultano inferiori rispetto a quelli registrati nei semestri precedenti: “Il 54% delle imprese prevede di chiudere il primo semestre di quest’anno con un fatturato totale in diminuzione o in stabilità, il 60% non prevede crescita per il proprio portafoglio ordini”.
“Le previsioni per il 2019 sono al ribasso e diventa, quindi, prioritario guardare all’Industria nel suo complesso per evitare una chiusura d’anno con segno negativo e avere significative ripercussioni anche sul prossimo anno”, ha infine commentato Busetto.