L’ascesa a tutto tondo dei videogiochi, che hanno sfornato fenomeni social come Fortnite e reso gli eSport rivali di leghe sportive come la NFL, potrebbe fermarsi nel 2019.
Secondo gli analisti, il 2019 porterà un calo dell’1% nei ricavi provenienti dai videogiochi, il primo dal 1995 a oggi. La contrazione, secondo Pelham Smithers, è imputabile all’approccio rigido della Cina all’approvazione dei giochi, a una penuria di titoli di rilievo per console e alla saturazione di settori come il battle royale.
Smithers, che si occupa del settore fin dagli anni 80, indica il calo nel valore azionario di compagnie come Tencent e EA tra i segni più evidenti. L’azienda prevede che la contrazione possa anche estendersi al 2020. Goldman Sachs Group Inc. e Nomura Holdings Inc. sono in disaccordo e considerano il mercato capace di un’ulteriore crescita. Smithers ha però previsto in passato diversi trend legati ai videogiochi. Altri segnali sembrano confermare le stime pessimistiche: Newzoo ha aumentato il calo dei ricavi previsti dal 2% al 3% per il 2019.
Secondo Smithers, i ricavi del settore mobile caleranno in seguito a una contrazione del 10% del mercato cinese. Le console, inoltre, faticheranno a dare seguito al 2018 da record che ha visto l’uscita di titoli come Red Dead Redemption 2, God of War, Spider-Man e Super Smash Bros. Ultimate. Un altro fattore da considerare sarebbe l’età “avanzata” di PlayStation 4 e Xbox One. Infine, la prevista diminuzione dell’interesse in titoli come Fortnite e PlayerUnknown’s Battlegrounds (PUBG) dovrebbe danneggiare anche il mercato PC.