Più di Usa, Giappone e India insieme. Ogni anno 3 milioni destinati all’export
L’industria automobilistica è una delle più importanti per l’economia, perché è collegata a numerosi altri comparti, come il siderurgico, il chimico, l’elettronico e il tessile. Nell’Unione Europea circa 13,8 milioni di persone lavorano nel settore automotive, di cui 3,5 milioni per la produzione, 4,5 per la vendita e la manutenzione e 5,1 per i trasporti. Un settore che ogni anno genera un fatturato pari a oltre il 7% del prodotto interno lordo dell’Unione Europea. Tuttavia, gli stati europei, pur avendo una lunga tradizione automobilistica, oggi non sono più i maggiori produttori di auto. Su 61,6 milioni di passenger car, quindi autovetture, prodotte nel mondo nel 2022, soltanto 11,2 milioni sono state realizzate nei 27 paesi dell’Unione Europea: appena il 18,3% del totale. E’ l’industria automobilistica cinese che è leader mondiale.
La Cina produce 23,8 milioni di auto all’anno
Nel 2022 la Cina ha staccato tutti ampiamente, forte di una produzione che ha superato i 23,8 milioni di auto e i 3,1 milioni di veicoli commerciali in un anno per un totale di 26,9 veicoli a quattro ruote che escono dalle fabbriche ogni anno. È quindi prodotto in Cina oltre il 38,7% delle autovetture fabbricate oggi nel mondo. Anche se si considera il totale tra auto e veicoli commerciali , la Cina supera di gran lunga i risultati di produzione ottenuti in un anno da Stati Uniti (10 milioni), Giappone (7,8) e India (5,4) messi insieme. Il primato dell’industria automobilistica cinese resiste da diversi anni, anche se di recente si è consolidato (il record resta quello del 2017, con 29 milioni di veicoli prodotti). Già nel 2012 la Cina produceva 19,2 milioni di veicoli tra auto e mezzi commerciali, mentre nel 2002 raggiungeva appena quota 3,2 milioni, fermandosi dietro Francia, Germania, Giappone e Stati Uniti. Dal 1999 al 2022 la Cina ha fabbricato oltre 302,5 milioni di autovetture.
Automotive, in Italia prodotti 796 mila veicoli in un anno
Nel 1999 l’Italia era il decimo produttore mondiale del settore automotive. Il nostro paese fabbricava oltre 1,4 milioni di autovetture e 290mila veicoli commerciali all’anno. Successivamente l’Italia non è più riuscita a piazzarsi nella top ten, perdendo posizioni a vantaggio di paesi in crescita come Brasile e Messico. Oggi l’Italia è il diciottesimo paese per produzione automotive, che nel 2022 ha contato 473 mila autovetture e 323 mila veicoli commerciali.
Quali sono le marche di auto cinesi in Italia
Negli ultimi tempi il mercato automotive sta affrontando grandi stravolgimenti. In primis la diffusione sempre maggiore delle nuove motorizzazioni elettriche, che hanno creato le condizioni favorevoli per l’arrivo sul mercato italiano di nuovi produttori in grado di impensierire le case auto storiche. I marchi dell’industria automobilistica cinese stanno guadagnando attenzioni sempre maggiori, grazie soprattutto ai prezzi molto competitivi e a una qualità costruttiva in crescita. Tra le principali case auto cinesi possiamo citare la BYD (acronimo di Build Your Dreams), tra i leader mondiali nello sviluppo di batterie e, di conseguenza, anche nelle auto elettriche. La Geely, altro colosso cinese dell’auto, che negli anni ha acquisito machi di lunga tradizione come Volvo e Lotus e azioni di Mercedes-Benz. Oppure la SAIC (Shanghai Automotive Industry Corporation), che di recente ha rilanciato il marchio MG (Morris Garage).
Automobili cinesi, 3,1 milioni di unità esportate nel 2022
Nel 2022 la Cina ha esportato 3,1 milioni di veicoli, in aumento del 54,4% rispetto all’anno precedente. La forte crescita di esportazioni registrata tra 2021 e 2022 è stata propiziata dalla difficile situazione vissuta globalmente dal mercato auto, che a causa della carenza della produzione in altri paesi ha favorito la competitività dell’export delle case auto cinesi. Il risultato principale lo ha fatto segnare la SAIC, che nel 2022 ha esportato oltre 906 mila veicoli, mentre Geely si è distinta per la crescita maggiore di export su base annua (+72,4%).
Auto cinesi, un italiano su cinque ci sta pensando
Secondo una ricerca della società di consulenza Bain & Company, in un contesto di incertezza come quello attuale, i marchi auto cinesi stanno diventando sempre più interessanti per il pubblico europeo e naturalmente anche in Italia. Si stima che già un italiano su cinque stia prendendo in considerazione di acquistare un’auto cinese, attirato soprattutto dalla convenienza. Per il futuro si prospetta un deciso sviluppo dei costruttori dell’Est. E in particolare asiatici e nello specifico cinesi, che nei prossimi anni sono destinati a conquistare crescenti fette di mercato (in Italia anche del 4% entro il 2030). Il tutto a scapito dei tradizionali marchi automotive occidentali, che rischiano di restare indietro sull’elettrificazione.
I dati si riferiscono al: 1999-2022
Fonte: Oica, Commissione Europea, China Daily