Cresce l’automazione industriale in Italia, soprattutto nel settore manifatturiero. Dopo la Germania, siamo la seconda industria manifatturiera in Europa e nonostante le difficoltà del momento si riprende ad investire in innovazione.
Il Governo italiano, nella persona del Ministro dello Sviluppo economica, Carlo Calenda, ha nell’ultimo anno intensificato l’impegno nella trasformazione digitale della nostra economia attraverso il Piano per l’Industria 4.0 (poi ribattezzato ‘Piano per le imprese 4.0’).
A fine ottobre Calenda ha annunciato un’azione da 10 miliardi di euro per le imprese 4.0 sotto forma di stimoli fiscali e investimenti diretti, tra cui credito d’imposta per le spese di formazione, misure di super/iper ammortamento e altre ancora per la crescita.
In Italia la produzione industriale di macchinari da gennaio 2016 è cresciuta del 4% e il relativo fatturato del 15%, si legge in un nuovo studio KPMG dal titolo “Industria 4.0: la dimensione del fenomeno, le implicazioni per il Paese, le policy”, presentato lunedì al XVI Forum del Comitato Leonardo.
Nel primo trimestre 2017 gli investimenti fissi lordi sono aumentati nel complesso del 9% (in particolare, gli investimenti in macchinari sono cresciuti dell’11,6% e gli investimenti in apparecchiature elettriche ed elettroniche del 19,7).
Tra gennaio 2016 e maggio 2017, il fatturato interno del nostro Paese è cresciuto del +8% per macchinari e del + 3,5% per apparecchiature elettriche ed elettroniche, più di quello tedesco (rispettivamente -2% e + 3%).
Tra le 9 tecnologie abilitanti della quarta rivoluzione industriale, l’advanced manufacturing solution è stata oggetto di investimento dal 50% delle imprese. Seguono gli investimenti nell’industrial Internet (28,5% delle imprese), big data e analytics (27%), cloud (26%).
Cresce anche l’attenzione alla formazione professionale: quasi il 70% delle imprese avvierà iniziative specifiche in seguito agli investimenti effettuati grazie al Piano Industria 4.0.
Anche in questo caso, le più interessate saranno le aziende di grandi dimensioni e appartenenti ai settori dell’industria in senso stretto.
Gli strumenti del Piano più utilizzati sono stati il superammortamento (51,4%) l’iperammortamento (43,8%) e il credito d’imposta per Ricerca e Sviluppo (29,2%).
In particolare, il superammortamento è considerato utile da oltre il 72% delle imprese a conoscenza del Piano. In generale, le imprese prevedono un impatto profondo della quarta rivoluzione industriale su come e cosa si produce, anche se l’impatto previsto sul proprio business è più ampio al crescere della dimensione aziendale.