Il Gruppo Enel fa il suo ingresso nella Top 100 del nuovo Diversity and Inclusion Index di Thomson Reuters, che classifica oltre 5.000 aziende in termini di performance in materia di diversità e inclusione mediante i dati ambientali, sociali e di governance (ESG) raccolti da fonti quali le relazioni annuali, i siti web aziendali, i documenti di borsa, report sulla responsabilità aziendale e la stampa.
Con un punteggio di 74,75, Enel si è guadagnata il 25° posto nell’indice creato dalla multinazionale dell’informazione economica Thomson Reuters, ottenendo un risultato molto positivo rispetto ai suoi omologhi in Italia e nel settore dell’energia. Il Gruppo è il primo delle cinque imprese italiane incluse nella Top 100, ed è una delle due utility elettriche e produttori indipendenti di energia (IPP), come definiti da Thomson Reuters, a entrare fra i Top 50.
“L’inclusione di Enel nell’indice testimonia come il Gruppo abbia posto la non discriminazione, le pari opportunità e l’inclusione alla base di una strategia industriale concentrata su innovazione e sostenibilità“, ha affermato l’AD di Enel Francesco Starace. “I miglioramenti per cui lavoriamo ogni giorno richiedono un ambiente inclusivo e diversificato, e il lancio di questo indice che comprende aziende leader in tutta una serie di settori e paesi mette evidenzia una volta di più il ruolo della diversità e dell’inclusione quali motori dell’innovazione, della condivisione delle informazioni e dell’apprendimento professionale necessari a realizzare le ambizioni di una società. Per questo motivo, diversità e inclusione sono assolutamente fondamentali per il nostro successo, e sono lieto che il Gruppo abbia ricevuto questo riconoscimento”.
L’indice Diversity and Inclusion misura la performance aziendale in 24 categorie suddivise in quattro pilastri: Diversity, People Development, Inclusion e News Controversies. Solo le aziende che riescono a ottenere un punteggio in tutti e quattro i pilastri ricevono un punteggio complessivo, calcolato come media dei punteggi dei pilastri, fra 100 (migliori) e zero (peggiori). L’indice viene rivisto con cadenza trimestrale, usando i dati più recenti dal database ESG ad aggiornamento bi-settimanale di Thomson Reuters.
Oltre all’ottima prestazione complessiva, Enel eccelle anche nei dati relativi ai singoli pilastri, ottenendo i punteggi più elevati fra le imprese italiane in ciascun pilastro e risultando “best in class 100” nel pilastro News Controversies.
L’impegno di Enel a raggiungere i più elevati standard di sostenibilità ha suscitato il crescente interesse dei fondi di investimento socialmente responsabili (SRI): in base ai dati al 31 dicembre 2015, gli SRI possiedono il 7,7% delle azioni in circolazione di Enel (da 5,9% alla fine del 2014), pari al 10,3% del flottante della società (8,6% al 31 dicembre 2014).