Il fumo degli incendi in Canada e il cielo color arancione di New York
Da ieri la città di New York è avvolta in una spessa coltre di fumi e inquinanti, tale da rendere l’aria letteralmente irrespirabile e il cielo di un arancione inquietante.
Tutta colpa deli incendi in Canada, che stanno mandando in fumo migliaia di ettari di vegetazione e che da martedì sta minacciando seriamente la salute di milioni di americani.
Oltre confine sono attivi ben 400 fuochi, il più grande dei quali è il Donnie Creek Fire, l’incendio che da settimane sta devastando la British Columbia, il Quebec, l’Ontario e l’Alberta.
Fiamme e fumo che stanno creando non pochi problemi non solo ai canadesi, ma anche ad una buona fetta di costa Nord orientale degli Stati Uniti.
Non solo New York, molte altre le città dell’East Coast coinvolte
Il fumo nelle principali aree metropolitane, tra cui Boston, Filadelfia e Washington, DC, dovrebbe continuare per tutto il giorno e causare aria malsana per tutti i gruppi, ha affermato il National Weather Service.
Un disastro ambientale, con forti connotati di minaccia alla sicurezza e la salute pubblica, che molti riconducono ai cambiamenti climatici. “Certe immagini le avevamo viste in televisione, sempre in Canada, o in California, mai avremmo pensato di essere coinvolti dagli incendi e dal fumo”, ha dichiarato il sindaco Eric Adams, che ha aggiunto: “Stiamo vivendo una situazione senza precedenti”.
Secondo il sindaco, “potrebbe durare per giorni ancora“.
Avviso pubblico per qualità dell’aria pessima
Sono stati emanati diversi avvisi di attenzione e allerta per la pessima qualità dell’aria, che hanno riguardato circa 8 milioni di newyorkesi. E in città si rivedono le mascherine anti Covid-19. A ruba le maschere per l’ossigeno.
Qualità dell’aria pessima anche in altri Stati orientali, tra cui New England, Illinois, Wisconsin, Connecticut e Minnesota.
A causa della bassa visibilità dovuta al fumo e alla cenere, si legge su SkyTG24, l’aeroporto LaGuardia di New York ha sospeso nuovamente i voli in arrivo. Non è escluso, riportano i media statunitensi, che misure simili siano prese per gli scali di Washington, Philadelphia e Charlotte.