È stato presentato oggi al Palazzetto Polifunzionale di Spriana (Sondrio) il progetto I.T.I.-Investimento Territoriale Integrato ‘In Valmalenco’, per lo sviluppo smart ed ecosostenibile del territorio, che coinvolge quattro Comuni della valle lombarda (Chiesa in Valmalenco – capofila, Caspoggio, Lanzada, Spriana), affiancati da Municipia SpA–Gruppo Engineering e CISA Srl, società aggiudicatarie del project financing di servizi per la gestione del progetto nei prossimi 7 anni, sotto l’egida della Regione Lombardia per la firma dell’AQST – Accordo Quadro di Sviluppo Territoriale come strumento di governance.
È il primo I.T.I. italiano attivato in ambito alpino e vedrà i Comuni collaborare per lo sviluppo locale dal punto di vista delle infrastrutture, attrattività economica, culturale, sociale e ambientale, coesione e identità comune, sempre nel segno della sostenibilità. Questo sarà possibile grazie a interventi basati sui bisogni reali del territorio e sui desiderata delle Amministrazioni per quanto riguarda la mobilità sostenibile, la transizione energetica, rigenerazione e sviluppo sostenibile, l’identità territoriale e la digitalizzazione.
Nel corso dell’evento è stata anche presentata la Società di Progetto (SdP) ‘In Valmalenco’ costituita da CISA Srl e Municipia SpA, che sarà capitalizzata e dotata delle caratteristiche fondative di una B Corp strutturata per gestire il progetto in tutto il suo arco temporale per poi definirne il graduale passaggio al capitale pubblico, generando così una forma evoluta ed efficiente di “Agenzia Territoriale”.
“Non appena ci è stato spiegato cosa fosse un I.T.I., abbiamo colto con entusiasmo la sfida, rendendoci immediatamente conto di quanto tale strumento costituisca un approccio allo sviluppo in grado di sbloccare il potenziale non pienamente sfruttato di un territorio. Abbiamo, quindi, designato una strategia di sviluppo territoriale integrata, partendo da una solida analisi delle problematiche e delle criticità esistenti ma anche dai punti di forza che connotano la nostra valle. Alla luce di ciò, abbiamo dato vita ad un pacchetto di iniziative, che può ancora essere implementato, che superano il confine del singolo comune e mirano a costruire un’area target intesa come area funzionale, capace di investimenti sostenibili nel tempo, generatori di reddito e risorse, attraverso finanziamenti di vario genere ma anche tramite la sottoscrizione di accordi che coinvolgano tutti gli attori, pubblici e privati. Riteniamo che la capacità di pianificare l’implementazione, di definire le risorse e i tempi di attuazione, anche tramite accordi di governance per gestire l’I.T.I, sia il grande vantaggio di questo strumento rispetto ai sistemi tradizionali e siamo sicuri che raggiungeremo l’obiettivo di divenire la prima Valle 4.0 in Italia” ha affermato la sindaca Renata Petrella (Chiesa in Valmalenco, capofila).
“Per i Comuni, soprattutto quelli di piccole-medie dimensioni, è fondamentale fare rete, mettere a fattore comune le esigenze e progettare soluzioni integrate all’insegna dell’innovazione per lo sviluppo sostenibile, energetico e sociale del territorio, dando vita a una vera e propria smart land in grado di attrarre investimenti, creare lavoro e dare futuro alle nuove generazioni. Servono però gli strumenti giusti, le competenze e le soluzioni tecnologiche. Per questo il ricorso a strumenti come l’I.T.I., al project financing e il supporto dei privati diventano cruciali. ‘In Valmalenco’ diventa così un punto di riferimento e un modello da seguire in Italia e non solo per generare impatti positivi sul territorio con ricadute che durano nel tempo” ha sottolineato Frediano Checchinato, presidente CdA SdP ‘In Valmalenco’ (Municipia SpA).
“L’ITI è uno strumento straordinario per le Amministrazioni pubbliche che vogliono rilanciare i propri territori. Da subito abbiamo visto le potenzialità di questo territorio e anche le problematiche. Il progetto ‘In Valmalenco’ punta ad evolvere il concetto di montagna attraverso il potenziamento delle infrastrutture, strumenti e servizi digitali per un territorio; una mobilità sostenibile e integrata; la rigenerazione urbana e funzionale al ripopolamento dei territori; valorizzazione delle risorse tradizionali locali, imprenditoriali, culturali e ambientali. L’obiettivo è quindi rendere la Valmalenco la prima valle 4.0 in Italia”, ha concluso Fabio Viganò, consigliere CdA SdP ‘In Valmalenco’ (CISA Srl).