Daniel Aimson, 39 anni, ha guadagnato oltre 655.000 sterline dalla vendita di decoder IPTV o Zgemma online attraverso la sua società, la Aimson. La vendita è stata effettuata su una serie di piattaforme online, tra cui un sito Web dedicato e su eBay, Amazon, Twitter, Linkedin ed altri.
A un certo punto il suo sito web aveva una struttura per accettare pagamenti con carta da Barclaycard.
In almeno la metà dei decoder era stato installato un software illegale che permetteva ai clienti di guardare Sky Sports o BT Sport, nonché programmi TV e film di ultima uscita a prezzi più bassi.
Quest’ultimo business criminale è stato sventato in seguito all’arresto dell’uomo, alla sospensione dal lavoro e al sequestro dei suoi beni per un giro di droga ispirato alla serie televisiva Breaking Bad.
Il racket dei decoder è stato perpetrato dal giugno 2016 ad agosto 2017 mentre Aimson era indagato per la coltivazione di cannabis dopo essere rimasto ferito in ben tre incidenti stradali mentre era in servizio per la polizia di Manchester, che lo hanno costretto su una sedia a rotelle per tre mesi.
Dalle indagini è emerso che l’uomo aveva pagato 540 sterline per una cena al ristorante tre stelle Michelin Alain Ducasse all’interno dell’hotel The Dorchester, a Mayfair, oltre a quasi 800 sterline per un pasto e una “pausa gourmet” per sé e sua moglie presso l’hotel stellato Northcote a Blackburn.
Alla corte suprema di Manchester Aimson, che sta già scontando una pena detentiva di sei anni e quattro mesi per reati di droga e cattiva condotta in un ufficio pubblico, ha ammesso la cospirazione per frode. L’ultima sentenza verrà scontata consecutivamente alla precedente.
Nel pronunciare la sentenza, il giudice Elizabeth Nicholls si è rivolto ad Aimson dichiarando: “Lei ha privato alcune società delle loro entrate legittime”. Sua moglie Rachel, 31 anni, di Leigh, è stata accusata di riciclaggio di denaro, ma le accuse sono state lasciate in sospeso dopo che la donna ha negato qualsiasi illecito. La coppia è attualmente separata.
I pagamenti venivano inoltre effettuati direttamente sul conto bancario dell’azienda e su un conto PayPal appartenente al suo codefendant Martyn Foster. Foster, 39 anni, di Stott Wharf, Leigh ha anche ammesso la cospirazione per frode e sarà condannato per il suo ruolo alla fine di questo mese.