Inaugurato il primo impianto al mondo che integra geotermia e biomassa. Si trova presso la centrale elettrica ‘Cornia 2’, a Castelnuovo Valdicecina in provincia di Pisa. Allacciato alla rete elettrica nel luglio 2015, il nuovo impianto ‘utilizza la biomassa per surriscaldare il vapore geotermico incrementando l’efficienza energetica e la produzione elettrica del ciclo geotermico’, spiega Enel.
E lo fa grazie a una piccola centrale alimentata a biomasse vergini di ‘filiera corta’, di origine forestale, prodotte in un raggio di 70 km calcolato in linea d’aria dalla collocazione dell’impianto stesso, con un’attenzione particolare alla gestione e alla manutenzione della aree boschive: grazie alla biomassa, prosegue Enel, ‘il vapore in ingresso alla centrale è surriscaldato per passare da una temperatura iniziale compresa tra i 150 e i 160 gradi a una di 370-380 gradi, che aumenta la potenza netta per la produzione di elettricità sia per la maggiore entalpia del vapore, sia per il rendimento del ciclo legato alla minore umidità nella fase di produzione’.
L’investimento di Enel Green Power è stato di oltre 15 milioni di euro e la potenza di 5 MW incrementa la producibilità di oltre 30 GWh/anno e complessivamente l’operazione consente un risparmio ulteriore di anidride carbonica che supera le 13 mila tonnellate annue. Il nuovo impianto, conclude Enel, “tra gestione diretta e indiretta impiegherà circa 30 addetti”.
‘E’ un’innovazione tecnologica – conclude Massimo Montemaggi, responsabile geotermia di Enel Green Power – di grande valore perché è a impatto ambientale vicino allo zero, integra un insediamento industriale già esistente, mantiene la totale rinnovabilità della risorsa e del ciclo e coniuga due fonti rinnovabili per una produzione che apre nuovi scenari a livello internazionale’.