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In-network computing: la rete elabora i dati mentre li trasmette

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L'in-network computing è la tecnologia candidata a diventare un pilastro delle reti 6G e integra la capacità di calcolo direttamente all’interno della rete mobile.

Durante il Mobile World Congress 2025 di Barcellona, NTT DoCoMo e Nokia hanno presentato una demo che guarda al futuro delle telecomunicazioni: si chiama In Network Services Platform Acceleration ed è basata sull’in-network computing, tecnologia candidata a diventare un pilastro delle reti 6G.

A differenza del cloud computing, che elabora i dati in data center centralizzati, e dell’edge computing, che li avvicina all’utente nei nodi periferici, l’in-network computing integra la capacità di calcolo direttamente all’interno della rete mobile. I dati non vengono più solo trasportati, ma anche elaborati man mano che attraversano i nodi di rete, come antenne o componenti del core.

Questo approccio consente latenze più basse, routing più intelligente (basato anche sul carico computazionale dei nodi) e minore congestione, perché i dati possono essere aggregati ed elaborati in anticipo.

Nella demo presentata, una rete 5G potenziata con in network computing ha elaborato in tempo reale un flusso video per un’applicazione AI, raggiungendo il 90% di accuratezza, contro il 57% di una rete tradizionale, dimostrando i vantaggi concreti in scenari real-time. Una ulteriore testimonianza di come il ruolo dell’intelligenza artificiale inizierà e sta già ora iniziando a rappresentare un ruolo importante all’interno anche del mondo Telco e, più in generale, di quello delle trasmissioni.

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