Hanno partecipato alla cerimonia da casa, ma era come se fossero lì in prima persona, attraverso uno schermo dell’iPad montato al posto del volto su dei robot che hanno ritirato il famoso pezzo di carta al posto loro. E’ successo in Giappone ad un gruppo di studenti della Business Breakthrough University in Tokyo, dove i robot hanno impersonato gli studenti che nel giorno della cerimonia erano confinati a casa per la quarantena da coronavirus.
Fatta la legge, trovato l’inganno. Grazie ai robot con tanto di iPad montato alll’altezza del viso, questi studenti nipponici hanno potuto partecipare in prima persona, per quanto da casa, alla cerimonia che si è tenuta a scuola dove il corpo docente ha celebrato il rito tradizionale della consegna dei diplomi. Sltanto che invece degli studienti a ritirarli c’erano dei robot-avatar.
Una maniera originale per non rinunciare alle tradizioni grazie a questi umanoidi battezzati “Newme” sviluppati dalla ANA Holdings, vestiti di tutto punto per l’occasione con la tipica toga nera e il cappello da studenti diplomandi.
I volti dei robot avevano la fotografia sul laptop dei ragazzi che da remoto, loggati da casa, controllavano il loro automa come in un videogioco.
Uno per uno, i robot sono saliti sul palco e hanno ritirato il diploma, fra gli applausi del personale didattico e le foto di rito con professori e relatori in carne ed ossa.
L’università di Tokio spera che questo metodo venga replicato anche da altri atenei per evitare inutili assembramenti in questo periodo di quarantena.