Usa, immigrazione: e’ lecito che la magistratura usi casi locali per bloccare ordini nazionali?
15 gen 11:08 – (Agenzia Nova) – Il recente pronunciamento del giudice federale William Alsup, che ha fermato temporaneamente l’ordine del presidente Donald Trump in materia di immigrazione, ha portato alla ribalta delle cronache il ruolo dell’imparzialita’ del sistema giudiziario nella democrazia statunitense. Alsup, ricorda il quotidiano “New York Times”, ha utilizzato un caso locale, della California, per imporre uno stop nazionale all’ordine di Trump che vuole chiudere il programma Daca, che protegge i giovani immigrati irregolari nel paese. La tattica ha acquistato popolarita’ tra i giudici federali, in quanto strumento per combattere quelli che vengono percepiti con eccessi dell’esecutivo. Alcuni giuristi ritengono, pero’, che tali pronunciamenti minano l’idea di imparzialita’ della giustizia e che Alsup ha oltrepassato i limiti, applicando ordini nazionali ad un caso locale. Il ricorso ad un uso politico della giustizia e’ aumentato via via che l’elettorato si e’ polarizzato e il Congresso non fa il suo lavoro. Se quest’ultimo si occupasse di risolvere i problemi legiferando e se l’esecutivo limitasse il suo eccesso di potere, grandi questioni di portata nazionale non finirebbe nelle aule dei tribunali.
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Usa, il dollaro ignorato nel boom economico globale
15 gen 11:08 – (Agenzia Nova) – La promessa di una crescita economica in accelerazione all’estero spinge i fondi di investimento verso lo yen, l’euro ed altre valute di mercati emergenti, accentuando l’assedio di oltre un anno sul dollaro statunitense. L’Ice dollar index (il principale benchmark per il valore internazionale del dollaro e l’indice riconosciuto a livello mondiale per lo scambio delle valute) ha toccato il 12 gennaio scorso il suo livello piu’ basso da oltre tre anni, riferisce il quotidiano “Wall Street Journal”, accrescendo il declino dello scorso anno, pari al 10 per cento, che ha segnato la peggior caduta della valuta Usa dal 2003. Gli investitori evidenziano il boom economico globale dei recenti mesi, accompagnato da misure delle banche centrali in Europa e in Giappone tese a normalizzare la politica monetaria dopo anni di sostegno espansivo. Mentre la Banca centrale europea (Bce) e la Banca del Giappone continuano a sostenere generosamente i mercati, aumentano le aspettative che le principali economie mondiali presto dismetteranno le misure di stimolo adottate per quasi dieci anni e seguiranno la Federal Reserve (la banca centrale Usa) nell’aumentare i tassi di interesse. Una mossa che potenzialmente rendera’ il dollaro meno appetibile agli investitori che per anni hanno accumulato asset statunitensi preventivando una crescita stabile e accettando rendimento bassi anche se al di sopra dei mercati.
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Bulgaria-Giappone, Abe annuncia “iniziativa cooperativa” a sostegno dei paesi balcanici
15 gen 11:08 – (Agenzia Nova) – Il primo ministro giapponese, Abe Shinzo, e la sua controparte bulgara, Bojko Borisov, hanno concordato ieri il coordinamento dei rispettivi paesi sui fronti della risposta internazionale al programma nucleare nordcoreano e dei negoziati commerciali tra Tokyo e l’Unione europea. Abe, impegnato in un viaggio ufficiale in sei paesi europei, ha anche annunciato il lancio di una “iniziativa cooperativa” a sostegno dei paesi balcanici, con l’obiettivo di assistere ed agevolare il loro processo di riforma politica ed economica in vista della loro adesione all’Unione europea. Abe e’ il primo premier giapponese a visitare Sofia; la visita giunge a poche settimane dalla finalizzazione di un accordo di partenariato economico tra Tokyo e Bruxelles, alla fine dello scorso anno. Durante la conferenza stampa congiunta con il suo omologo bulgaro, nella giornata di ieri, Abe ha spiegato che il Giappone nominera’ un nuovo ambasciatore, incaricato proprio di coordinare il sostegno e la cooperazione con i sei paesi dell’area balcanica: Albania, Bosnia ed Erzegovina, Fyrom, Montenegro, Kosovo e Serbia, che Abe visitera’ nella giornata di oggi. Serbia e Fyrom hanno gia’ avviato negoziati con Bruxelles per l’adesione all’Unione europea, e l’obiettivo di Tokyo – ha spiegato Abe nella giornata di ieri e’ di agevolare la piena integrazione dei paesi dell’area nell’Ue. “Il Giappone sta monitorando da vicino la stabilita’ della regione dei Balcani occidentali”, ha detto Abe, che ha ricevuto per questo il ringraziamento del premier bulgaro Borisov. Il primo ministro giapponese ha anche annunciato la creazione di un forum aziendale per facilitare l’ingresso degli investimenti privati giapponesi nel mercato della Bulgaria e agevolare il confronto diretto tra le aziende giapponesi e le istituzioni di Sofia. Durante i loro colloqui, nella giornata di ieri, Abe e Borisov hanno concordato l’esigenza di proseguire la politica di massimizzazione delle pressioni sulla Corea del Nord, per persuadere il regime di Pyongyang a interrompere lo sviluppo dei suoi programmi balistico e nucleare. La visita di Abe in Bulgaria segue quella del premier giapponese a Vilnius, dove ha incontrato il presidente lituano Dalia Grybauskaite e il primo ministro Saulius Skvernelis, coi quali ha discusso la cooperazione tra Tokyo e i paesi baltici sul fronte economico, della difesa e della sicurezza informatica, “per accrescere la pressione sulla Corea del Nord e condannare le sue azioni”.
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Bruxelles indica la Spagna tra i paesi che meno aiutano i redditi piu’ bassi
15 gen 11:08 – (Agenzia Nova) – Una relazione della Commissione europea pubblicato venerdi’ scorso mette in discussione l’efficienza del sistema di prestazioni sociali spagnolo e critica la Spagna per la scarsa efficienza dei sussidi, collocandola vicino all’Italia, paese in cui gli aiuti di Stato sono meno efficaci. Lo ha riferito ieri il quotidiano spagnolo “El Pais”, che aggiunge come in proporzione alla ricchezza del paese, la Spagna investe poco per aiutare la riduzione del tasso di poverta’ interno. Il governo spagnolo ha contestato i dati diffusi dalla Commissione europea definendoli non fedeli alla realta’ in quanto non includerebbero i benefici rappresentati da settori come istruzione e sanita’, gratuiti e abbastanza efficienti in relazione agli altri paesi europei. Secondo Bruxelles la crescita economica avrebbe invece contribuito a rendere piu’ evidenti le disuguaglianze sociali: mentre i lavoratori qualificati hanno migliorato in modo evidente le proprie condizioni lavorative, i lavoratori meno qualificati e i disoccupati vivono in condizioni di forte difficolta’. Secondo gli analisti, la Spagna esige meno tasse rispetto alla media europea e le poche risorse economiche non vengono destinate ai meno abbienti, come spiegato dall’economista Lorenzo Bernando citato da “El Pais”: “i governi hanno mostrato un’enorme sensibilita’ alle richieste di tutti i gruppi sociali. Non solo di quelli che ne hanno piu’ bisogno”.
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La Gran Bretagna togliera’ gli aiuti ai paesi che non usano i soldi a favore delle popolazioni
15 gen 11:08 – (Agenzia Nova) – La Gran Bretagna si prepara ad una svolta negli aiuti ai paesi in via di sviluppo: lo annuncia in esclusiva oggi lunedi’ 15 gennaio il quotidiano conservatore “The Telegraph” a commento della lettera ricevuta dalla nuova ministra allo Sviluppo internazionale, Penny Mordaunt, nominata nel rimpasto di gabinetto effettuato all’inizio dell’anno dalla premier Theresa May. La Gran Bretagna, ha dichiarato la ministra Mordaunt, non intende piu’ finanziare quegli Stati che “non si assumono le proprie responsabilita’” investendo in iniziative a favore dei loro stessi popoli il denaro ricevuto dai paesi ricchi: “Non daremo piu’ aiuti se loro stessi non metteranno mano alle loro tasche”, ha detto, annunciando che d’ora in poi saranno privilegiati quei paesi che “sono in rado di stare in piedi da soli”. Le parole assai diplomatiche pronunciate dalla ministra, spiega il giornale, significano che il denaro britannico non andra’ piu’ a governi corrotti di paesi sottosviluppati che non spendono un penny per il benessere dei loro concittadini, abbandonandoli appunto ai soli aiuti internazionali. Nel suo contributo pubblicato dal “Telegraph”, la ministra Mordaunt afferma che i contribuenti hanno pieno diritto a chiedersi se i circa 13 miliardi di sterline (oltre 14 miliardi e mezzo di euro, ndr) che la Gran Bretagna dedica agli aiuti al Terzo mondo siano ben spesi; e se non sarebbe meglio convogliarli alla riduzione del debito pubblico oppure investirli per migliorare i servizi statali. E’ compito del governo, sostiene la Mordaunt, dimostrare che gli aiuti britannici sono ben indirizzati: sia allo scopo di migliorare effettivamente la vita delle popolazioni dei paesi in via di sviluppo; sia per rafforzare il “soft power” della Gran Bretagna nel mondo con conseguenti ricadute positive per la propri stessa economia e per i propri cittadini-contribuenti.
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Francia, Laurent Wauquiez mette a punto la sua strategia mediatica
15 gen 11:08 – (Agenzia Nova) – Il presidente dei Repubblicani, Laurent Wauquiez, prepara il suo rientro sulla scena politica francese dopo le vacanze natalizie. Ne parla “Le Figaro”, spiegando che “le prossime settimane si annunciano cariche” di impegni per il capo della destra francese, che fara’ di tutto per cercare contrastare l’immagine del presidente Emmanuel Macron, “mediaticamente onnipresente” in Francia. Wauquiez ha un’agenda colma di interventi mediatici, necessari per esporre i principali punti del suo programma. Dal punto di vista interno al partito, il leader repubblicano punta alla creazione di un “comitato strategico, che riunira’ il presidente del Senato, Gerard Larcher, i presidenti dei gruppi parlamentari, Bruno Retailleau e Christian Jacob, e i presidenti dei consigli regionali. Wauquiez puntera’ poi a equilibrare i volti nuovi, eletti nel suo ufficio politico, con i vecchi nomi del partito. E’ prevista per oggi la prima riunione dell’anno dopo quasi un mese di “tregua”. Il quotidiano rivela che la segretaria generale dei Repubblicani, Annie Genevard, ha invitato i membri del partito a un “rapido dispiegamento sul territorio” .
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Francia, Marine Le Pen punta sul tema della sicurezza
15 gen 11:08 – (Agenzia Nova) – A pochi giorni dal prossimo congresso del Front National, previsto per il 10 e l’11 marzo, la presidente del partito, Marine Le Pen, cerca di riaffermare la sua leadership puntando sul tema della sicurezza. E’ quanto afferma “Le Monde”, spiegando come le critiche interne stiano minando la sua credibilita’. Il 10 gennaio Le Pen ha tenuto la prima conferenza stampa dell’anno, durante la quale ha presentato le sue “proposte” sulla sicurezza. La leader dell’estrema destra ha utilizzato espressioni come “giustizia lassista”, “frattura identitaria” e “tolleranza zero”. Dopo la sconfitta alle ultime presidenziali, la presidente del Front National cerca di mantenere le redini della sua famiglia politica, mentre in molti si chiedono se sia ancora in grado di assumerne la guida. Per le elezioni europee del 2019 il partito starebbe studiando eventuali alleanze con altre famiglie politiche, prima fra tutte quella dei Repubblicani. A questo si aggiunge poi il cambiamento del nome, che potrebbe essere deciso ne corso del prossimo Congresso. Il quotidiano sottolinea che l’obiettivo e’ quello di scrollarsi di dosso quella “rigidita’” ereditata da Jean-Marie Le Pen, padre di Marine e fondatore del Front National.
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Risultati dei sondaggi, la Germania risponde a Macron
15 gen 11:08 – (Agenzia Nova) – Il presidente francese, Emmanuel Macron, aveva illustrato la sua visione politica europea in un discorso alla Sorbona, poco dopo le inconcludenti elezioni politiche tedesche. A Berlino se ne sta parlando solo ora. Infatti, il documento esplorativo adottato dai partiti Cdu, Csu e Spd la scorsa settimana pone l’Europa al primo posto. Il presidente dei Socialdemocratici (Spd), Martin Schulz, ha parlato di questa priorita’ in un’intervista alla “Frankfurter Allgemeine Zeitung”: “Questo e’ un segnale forte. Ci siamo impegnati non solo in linea di principio per l’Europa, ma a fare proposte concrete, che aprano ad un salario minimo europeo e ad accordi sulle norme minime per gli aiuti sociali. Io non condivido nessuna delle proposte di Macron”, ha pero’ ribadito. Durante la campagna presidenziale francese, Macron si e’ concentrato soprattutto sull’eurozona, chiedendo un bilancio comune e la nomina di un ministro delle Finanze europeo dotato di un proprio bilancio. Il cancelliere tedesco, la cristiano democratica Angela Merkel (Cdu), non vuole nuove divisioni e riconosce i limiti di una politica che si basa soprattutto sulla cooperazione dei governi nazionali. Questa e’ la lezione della crisi del debito e dei rifugiati. A seguito dei colloqui esplorativi per la formazione di un nuovo governo, l’attenzione si concentra sulle istituzioni comunitarie. “Vogliamo rafforzare l’Unione finanziariamente affinche’ possa svolgere meglio i suoi compiti”, sostengono i partner di coalizione che si sono dichiarati espressamente per “maggiori contributi della Germania al bilancio della Ue”. Si tratterebbe di diversi miliardi di euro in piu’ all’anno, che servirebbero ad attribuire all’Ue nuove competenze in materia di protezione delle frontiere, difesa e digitalizzazione. Nella programmazione finanziaria a medio termine a cui sta lavorando il commissario per il bilancio Oettinger, la Commissione prevede spese fino al massimale ammissibile dell’1,2 per cento del prodotto interno lordo dell’Ue: una cifra pari a circa 160 miliardi di euro. Senza un chiaro segnale di Berlino, questo non sarebbe possibile. I fondi europei servirebbero anche a creare un ammortizzatore contro gli shock finanziari. Un futuro “Fondo monetario europeo” gestirebbe le future crisi senza il Fondo monetario internazionale di Washington. Dovrebbe anche creare programmi strutturali per la ripresa economica sotto la propria responsabilita’. L’idea viene dall’ex ministro delle finanze tedesco, Wolfgang Schaeuble.
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Germania, nessun ritiro in vista dalla Giordania
15 gen 11:08 – (Agenzia Nova) – La missione di ricognizione tedesca in Siria ed Iraq e’ il fiore all’occhiello delle Forze armate tedesche: nessuna disavventura tecnica affligge il contingente che opera due ricognitori tornado, e che fornisce appoggio sei giorni alla settimana alla missione antiterrorismo a guida Usa dalla Giordania. Anche il trasferimento di altri quattro Tornado e un aereo da rifornimento dell’Airbus dalla base turca di Incirlik a quella giordana di Al Azraq e’ avvenuto in modo piu’ veloce e senza inconvenienti di quanto previsto. Solo alcuni politici tedeschi, come il commissario alla Difesa Hans-Peter Bartels, si domandano per quanto tempo ancora siano ancora necessari gli aerei tedeschi, che potrebbero essere sostituiti da droni. Nelle prossime settimane verra’ realizzata nella base giordana un campo sportivo per i 288 militari tedeschi, di cui il 7 per cento e’ donne. “Resteremo in Giordania”, ha detto il ministro della Difesa, la cristiano democratica Ursula von der Leyen (Cdu), al capo di stato maggiore dell’Esercito giordano Mahmoud Freihat. Nel fine settimana, dopo aver partecipato ai colloqui esplorativi tra l’Unione di centrodestra e i Socialdemocratici, il ministro in carica e’ volato in Giordania assieme ad un membro di ciascuno gruppo parlamentare e 40 giornalisti. Dopo la sua visita ad Al Azraq, sabato scorso, ha consegnato oltre 70 camion, 56 minibus e due velivoli da addestramento alle forze armate giordane all’Aeroporto di Amman. “Siamo qui per sostenervi perche’ la Giordania e’ fonte di stabilita’ in Medio Oriente”, ha detto il ministro. Durante il viaggio, l’esperto di Difesa della Cdu Henning Otte ha messo in guardia da un ritiro affrettato. “Non dovremmo lasciare la regione a Trump e Putin”, ha affermato. Dall’inizio del 2016, 1,3 miliardi di euro tedeschi sono andati ai campi profughi, agli aiuti economici e all’esercito giordano. Quasi un terzo degli otto milioni di abitanti del paese sono rifugiati. La Germania ha consegnato 25 veicoli corazzati Marder e altri 25 verranno consegnati nei prossimi mesi. L’obiettivo e’ di far si’ che la Giordania sia in grado di proteggere il confine con la Siria e l’Iraq dagli attacchi islamici. “Il carattere delle missioni deve cambiare e cambiera’”, ha affermato von der Leyen. Nel 2015, il Bundestag aveva deciso due missioni: la formazione e il potenziamento dei Peshmerga curdi, in modo che respingessero l’Isis in Iraq, e la partecipazione alla coalizione anti-Isis su richiesta della Francia. Entro il 31 marzo, il Bundestag ha prorogato le missioni. Nei colloqui esplorativi, l’Unione e l’Spd hanno concordato di eliminare gradualmente la missione di addestramento dei Peshmerga nel Nord dell’Iraq e di abbassare il limite massimo per l’uso dei Tornado. Nel 2015 era stato fissato un limite massimo a 1.200 soldati. Dal punto di vista delle Forze armate, una nuova edizione di una grande coalizione sarebbe migliore di quella che sarebbe stata un’alleanza “Giamaica” dell’Unione, dell’Fdp (i Liberali) e dei Verdi. L’Unione e l’Spd si vogliono attenere al piano finanziario che il vecchio governo federale aveva istituito in estate, mentre la coalizione “Giamaica” avrebbe previsto dieci miliardi di euro in meno per le Forze armate.
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Italia, i partecipanti di un reality TV obbligati a pulire Roma
15 gen 11:08 – (Agenzia Nova) – Un talent show televisivo italiano ha punito alcuni giovani partecipanti obbligandoli a pulire le strade di Roma: la notizia viene ripresa dal quotidiano inglese The Times” in un articolo in cui il suo corrispondente Tom Kington racconta come le riprese nell’albergo dove vivono i concorrenti del programma “Amici” siano state interrotte e quattro ragazzi sono stati sospesi per aver organizzato delle feste notturne. La conduttrice del programma Maria De Filippi ha annunciato che dovranno pulire la spazzatura nelle strade di Roma o andarsene per sempre. Non e’ chiaro, spiega il “Times”, se il loro lavoro di spazzini sara’ ripreso dalle telecamere ed entrera’ a far parte integrante dello show: la punizione loro inflitta comunque e’ diventata un argomento di dibattito in Italia a causa dell’incapacita’ della giunta comunale della capitale, guidata dal sindaco Virginia Raggi, accusato di non essere in grado di affrontare il problema dei rifiuti. L’incompetenza del sindaco e’ una palla al piede per il populista Movimenti 5 stelle (M5s) in vista delle elezioni parlamentari del 4 marzo prossimo, anche se il partito continua a guidare i sondaggi di opinione. La stessa Raggi, che continua ad addossare la responsabilita’ del problema dei rifiuti di Roma alle amministrazioni municipali precedenti nonostante il fatto che sia in carica ormai dal 2016, ha definito “una buona idea” la punizione inflitta ai ragazzi del programma “Amici”. “Dopo anni di incuria e abbandono”, ha dichiarato, “la citta’ ha bisogno di ragazzi volenterosi che diano il buon esempio”. La vicenda e’ stata ampiamente commentata sui social media: il “Times” cita in particolare un tweet il cui autore scrive che “alle elezioni votero’ per Maria De Filippi”.
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